Le scale di riduzione
Se si vuole giocare una montante ma non si ha a disposizione tutto il capitale necessario per poter reggere diversi termini, la soluzione più pratica è quella di ridurre l'entità delle puntate.
Facciamo subito un esempio con la più classica delle montanti, la D'Alembert,che prevede l'aumento di un pezzo in caso di sconfitta e la diminuzione di un pezzo in caso di vittoria. Se applichiamo una riduzione al 50% non faremo altro che aumentare a 2 i colpi di riferimento in cui cambiare la puntata.
Praticamente aumenteremo di 1 pezzo dopo 2 colpi persi e diminuiremo di 1 pezzo dopo 2 colpi vinti. Analogamente se volessimo giocare in maniera più conservativa e applicare una riduzione al 25% ( un quarto della puntata teorica) ci troveremo ad aumentare di 1 pezzo ogni 4 colpi persi e diminuire di 1 pezzo ogni 4 colpi vinti.
Ai fini del gioco pratico occorre segnare sul carnet di gioco la puntata teorica e poi calcolare la percentuale e approssimare per eccesso il numero di pezzi ottenuto.
Prendendo l'esempio della riduzione al 50%, se la progressione teorica indica di giocare 5 pezzi, bisognerà metterne a tappeto 3 (2,5 approssimato a 3).
Qualunque sia la progressione utilizzate applicare la scala di riduzione significa rallentare l'esposizione del capitale e di conseguenza ridurre l'entità della vincita o allungare i tempi per raggiungere i proprio obiettivo.
Le scale di riduzione furono presentate al pubblico nel secolo scorso da Henry Chateaux che le ha illustrate nei suoi articoli per le riviste dell'epoca e nel suo libro "La science de la roulette e del 30/40"