Come bisogna giocare?
I fondamentali
Quando ci sono di mezzo i soldi è sempre meglio avere le idee chiare fin dal principio.
Partiamo dal presupposto che a nessuno piace perdere, anche se si tratta di una gita al casinò in compagnia con gli amici in cui si "rischiano" solo 50 o 100€.
Il peggio che può capitare ad un giocatore di roulette, abituale o occasionale è finire il proprio capitale in pochi minuti e poi - se si è con gli amici - essere costretti a rimanere lì a guardare gli altri o ad aggirarsi senza meta, o peggio mettere mano al bancomat o alla carta di credito.
Nell'illustrazione schematica sono riassunti i quattro elementi fondamentali da mettere in relazione tra loro per pianificare a dovere la propria visita al casinò.
Alla roulette si può perdere, è un gioco d'azzardo, ci può stare, perdere stupidamente però è un lusso che non ci si può permettere.
Non si tratta di un superenalotto da un paio di euro tre volte alla settimana. Alla roulette le partite si susseguono velocemente ed i capitali fanno presto a volatilizzarsi.
PARTIRE DAL BUDGET
Qualunque giocatore sia il sistemista, che il giocatore occasionale ha a propria disposizione un capitale per la serata (o sessione di gioco). Molti giocatori usano l'espressione "E' quanto sono disposto a perdere", mettendo già il cervello in condizione di accettare la sconfitta.
Comunque sia, quella cifra è la base su cui costruire la propria struttura di gioco: il budget.
Il giocatore deve anche mettere in preventivo quanto tempo vuole passare a giocare. C'è chi per esempio ha solo pochi minuti perchè poi deve scappare a cena, oppure chi ha tutta la serata. E' ovvio che chi vuole puntare solo per pochi giri di roulette dividerà il capitale in poche tranche, per massimizzare le proprie puntate.
Quindi la prima operazione da fare è dividere il budget per il tempo, cioè per il numero di partite (o attacchi) che si vuole effettuare. Il numero di attacchi possono anche non essere consecutivi ed in questo caso il tempo di gioco si allunga.
A questo punto si ha la cassa della partita, ovvero i pezzi a propria disposizione per puntare ad ogni attacco. O per metterla giù brutta, quanti attacchi perdenti si vogliono fare.
Con questi elementi si è in grado di combinare la propria cassa con uno dei tanti metodi o sistemi che si vogliono applicare, recandosi ad un tavolo con i limiti minimi adeguati alla cassa della partita.
Qui non si entra nello specifico dei singoli metodi, qualsiasi metodo va bene, basta che piaccia a chi deve giocarlo, che sia conforme ai propri obiettivi e che sia sempre quello per tutto l'attacco.
Riassumiamo con un esempio:
- Capitale 200€
- Tempo 1 ora: 40 partite (a 40 boules/ora mezz'ora se giocate continuamente)
- cassa partita 200/40 = 5€.
Se vogliamo giocare sulle colonne, la ripetizione dell'ultima uscita. Non possiamo perchè sulle colonne il minimo è 10€, quindi dobbiamo cambiare qualche parametro (budget, tempo) oppure cambiare metodo.
PARTIRE DAL METODO
Se invece abbiamo un metodo di gioco a noi congeniale che vogliamo applicare, il procedimento è esattamente l'opposto.
Si stabilisce il budget per la partita, si decide il numero di partite e si ricava il budget della serata.
Anche in questo caso se i conti non tornano bisogna modificare i parametri.
RICALCOLARE
E' opportuno sapere sempre qual'è la dotazione della propria cassa. Se si è vinto bisogna fare attenzione a non modificare il proprio metodo in maniera scriteriata. Ogni volta che si cambia il modo di giocare bisogna ricalcolare i vari parametri e stabilire sempre una cassa per il numero di partite che si vuole fare.
L'ideale sarebbe fermarsi quando si raggiunge un obiettivo di vincita oppre, continuare a mettere le fiche vinte da parte e fare il numero di partite che ci si è prefissato. All fine prendere le fiche vinte, fare il bilancio e decidere come e se proseguire.