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Le leggi

Oltre alle regole base della probabilità ce ne sono alcune specifiche che riguardano la roulette che sono alla base di molte strategie di gioco.

Introduzione

Oltre alle leggi generali dell'azzardo ce ne sono alcune specifiche che riguardano la roulette che sono alla base di molte strategie di gioco.

Attenzione però che queste leggi non vanno prese come dei mantra da seguire con frasi tipo "deve uscire, perchè secondo la legge...". Si tratta di osservazioni matematico statistiche che hanno portato a evidenziare dei comportamenti delle combinazioni della roulette.

L'unica legge che conta e che non va mai dimenticata è che in ogni singola puntata il banco ha sempre un vantaggio nei confronti del giocatore

Legge del terzo

Di tutte le "leggi" legate all'azzardo questa è quella che affascina di più il giocatore, sia per la sua semplicità di comprensione che per la sua adattabilità a diverse metodologie di gioco.

Come tutte però non va considerata una certezza, ma bensì un fenomeno matematico/statistico osservabile e giocabile così definito.

Il numero di prove uguale al numero di elementi di una combinazione, un terzo degli elementi non sarà uscito.


Nel caso della roulette (Senza lo zero per facilità di calcolo), prenendo in considerazione i numeri pieni avremo:
36 numeri
in 36 boules dei 36 numeri pieni secondo la legge del terzo ne mancheranno all'appello 12.

C'è chi la enuncia al contrario e cioè indicando che 2/3 dei elementi saranno usciti almeno una volta.
Analogamente valgono i multipli e cioè in 24 boules 6 terzine non saranno uscite due volte.

Questa legge porta ad osservare che "per forza" ci saranno dei numeri usciti due o più volte. Fenomeno che apre il campo a diverse interpretazioni nella realizzazione di sistemi

Sebbene abbia la sua validità non sono per nulla rare rare escursioni di più o meno il 50%.

Cioè nel caso di 37 numeri si hanno serie con solo 5/6 numeri mancanti o con 18/19 numeri mancanti.

Nel grafico qui a fianco la prova con una permanenza reale di wiesbaden del 14/1/2004 al tavolo 4.

Come si vede la legge del terzo in questo caso di 400 boules non si è mantenuta nella fascia rossa di equilibrio 12/13 per molte volte.

L'andamento misurato in continuo sulla permanenza, mostra dei grafici interessanti che vengono utilizzati da alcuni sistemisti per elaborare delle prticolari tecniche di gioco.

Legge delle figure

Con il termine figure si intendone la serie dei possibili risultati che può dare origine una chance nel tempo.

Le figure si applicano a tutte le chance, ma se non viene specificato si intende la figura delle chance semplici e cioè quelle che possono dare origine a soli due risultati.
Le figure quindi sono tutte le possibili combinazioni deglii elmenti che formano la chance in N boules (o lanci). Si usa l'espressione "Figure di N" per indicare quanti lanci vengono presi in considerazione. Quindi l'espressione "Figure di 3" indica le combinazione di due chance in tre boules consecutive.

La legge delle combiazinoni ci dice che ad ogni colpo il numero delle figure raddoppia, quindi il numero delle figure da 3 sarà il doppio del numero delle figure da 2.
Traducendo questa informazione al gioco, analizzando un campione elevato di figure, si avrà che la loro distribuzione sarà in linea con i principi matematici. Nel breve termine però come per tutte le leggi matematiche applicate all'azzardo, la probabilità che ci sia una distribuzione regolare delle figure è minima.

Vediamo un esempio concreto.

Le figure del Manque (M) e Passe (P) possibili sono (da 1 a 5):

1 Manque Passe 2
2 Manque Passe Manque Passe 4
3 Manque Passe Manque Passe Manque Passe Manque Passe 8
4 M P M P M P M P M P M P M P M P 16
5 M P M P M P M P M P M P M P M P M P M P M P M P M P M P M P M P 32

Come si vede le figure da 2 possibili sono 4: M-M, M-P, P-M, P-P
Quindi le figure da 5 per le chance sono 32 ovvero ci sono 32 modi diversi in cui le due chance si possono combinare in una serie da 5. che in questo caso equivale a dire che ogni figura da 5 ha la probabilità di uscire di 1/32 (1 caso favorevole su 32 possibili)

L'utilizzo delle figure è comune anche per le chance doppie, in questo caso essendo la combinazione di numeri a 3 a 3 la formula sarà 3 x 3 x 3 x n volte volte quanto è la serie da prendere in considerazione.
così le figure di 2 per le dozzine saranno 9 (3 x 3) ovvero: 1-1, 1-2, 1-3, 2-1, 2-2, 2-3, 3-1, 3-2, 3-3

Come per la legge del terzo, questa indicazione è utile per sistemisti e scommettitori per elaborare sistemi e metodi per sfruttare a proprio vantaggio situazioni particolari.

Uguale e diverso

Altri studiosi applicano sapientemente la stessa formula non alla chance in termine assoluto, ma n termine relativo.
Ovvero considerano se la chance uscita sia Uguale (U) o Diversa (D) alla chance precedente (U o D)*.
Così facendano analizzano la figura delle "alternanze" ovvero una serie di 5 uguali (indipendentemente che sia Rosso o Nero, Manque o Passe, etc) avrà anch'essa 1/32esimo di probabilità di uscire.

* altri autori come JTK utilizzano la terminologia Diverse (D) e Stesse (S)

Legge dei grandi numeri

"Prima o poi deve uscire"

Questa frase ne ha distrutti tanti di giocatori, perchè così come è vera la legge dei grandi numeri, è vero anche che il giocatore difficilmente si troverà a giocare "grandi numeri"

La legge dice che con l'aumentare del numero delle prove - i lanci della pallina - i numeri tendono ad avvicinarsi alla loro probabilità teorica.

Ciò farebbe presupporre che il gocatore che vede mancare una sestina da 50 boules, sapendo che la probabilità teorica è di un uscita ogni 6 boules (escludendo lo zero), è portato a pensare che "debba uscire". 50 boules non sono un grande numero e nemmeno 60 o 100 e se dovesse uscire alla 60esima potrebbe attendere ancora 50 boules prima di uscire ancora.

A probabilità che la sestina esca 1 volta su 50 è dello 0,01392 % cioè può capitare 1 volta su 7184.
Assistere a 7184 boules di roulette non è certo un'operazione che si fa in una serata.

A questa legge si affida chi gioca per i ritardi, armato di calcoli matematici e statistici. Ma è opportuno ricordare sempre che la partita di un giocatore non rientra mai nella categoria dei "grandi numeri".

Nella sezione statistica sono riportati i dati relativi alle analisi di cinque milioni boules reali e pur essendo un valido riferimento non da la certezza che nel breve certi fenomeni si avverino.

Legge dell'indipendenza dei colpi

“la roulette non ha memoria”

Tra le varie leggi matematiche questa è quella che viene contestata maggiormente dai giocatori e spesso ignorata o addirittura osteggiata da alcuni studiosi e che viene riassunta nella frase “la roulette non ha memoria”

In base alle leggi della probabilità ad ogni lancio di pallina si avranno sempre le stesse probabilità di uscita delle combinazioni, indipendentemente dall'esito dei lanci precdenti. Al lotto o al Bingo questo non avviene, perchè se si estraggono due numeri dispari e si decide di fare una scommesa con un amico sul prossimo numero chi sceglierà pari sarà avvantaggiato, perchè nel sacchetto o nell'urna saranno ci saranno due numeri pari in più e quindi saranno matematicamente più probabili.

In base a questa legge risulta inutile accanirsi a scrivere sui foglietti le permanenze, perchè quello che succede non ha alcuna influenza su quello che potrà succedere. Margny de Grilleaux che ha contribuito molto allo studio della roulette era un fervente sostenitore di questa legge e della consegunete teoria della “Permanenza personale”

Chi contesta questa legge utilizza la statistica per forzare il limite matematico. Se una serie di 26 Rossi consecutivi uguali ha una probabilità di X di uscire e ci si trova al 25esimo Rosso consecutivo, quale legge seguire ? Quella della probabilità della serie o quella che dice che il Rosso ed il Nero hanno la stessa probabilità di uscire. Oppure affidarsi alle statistiche e scoprire che 26 chance consecutive sono uscite poche decine di volte nella storia della roulette e che in centinaia di roulette che girano nel mondo questo evento non si è mai registrato ?

Hanno anche loro le buone ragioni e molti di loro sono convinti che anche il signor Marigny davanti a 25 rossi consecutivi vacillerebbe.

Per la cronaca gli unici dati certi sul numero di chance consecutive registrate sono stati 29 Passe a Montecarlo, ma c'è che sostiene che il massimo sia di 35 uscite consecutive della stessa chance. Comunque se dovesse capitarvi nella vita una serie superiore ai 20 vedete di essere tra quelli che in quel momento la stavano giocando, perchè capita così raramente e finirci contro vi deve far riflettere sul vostro rapporto con la “fortuna”

La legge dello scarto

Due eventi contrapposti, quali le chance semplici, analizzati dopo un numero determinato di boules possono presentarsi nei seguenti modi:

  • Una combinazione è uscita più volte dell'opposta (Non equilibrio)
  • Le due combinazioni sono uscite lo stesso numero di volte (equilibrio)

La differenza quantitativa tra le due combinazioni è lo scarto. Tale scarto può essere negativo, positivo o uguale a zero, in questo ultimo caso si ha un equilibrio.

Esempio: 20 boules, 8 rossi 12 neri (non prendiamo in considerazone lo zero) lo scarto è 4, negativo di 4 per il rosso e positivo di 4 per il nero. Il giocatore che avesse giocato per 20 boules il nero si troverebbe in vincita di 4 pezzi.

La sessione di un giocatore non dura migliaia di boules e che molte volte puntare per ridurre lo scarto ed ottenere l'equilibrio non è tra le scelte più azzeccate.

E' importante osservare che più cresce il numero dei colpi e maggiore può essere lo scarto incontrato.

Legge di Murphy

"Se qualcosa potrà andare storto sicuramente lo farà"

Partendo da questa legge principale, ne sono state create diverse versioni applicabili a molteplici campi della vita di tutti i giorni e sono raccolte nel libro : "Le leggi di Murphy"

All'interno si trova quella che è conosciuta come la legge di Gumperson, che tra tutte le leggi applicabili al gioco, comprese quelle matematiche e fisiche è forse l'unica che tutti i giocatori di roulette hanno avuto occasione di sperimentare:

« Le probabilità che qualcosa accada sono inversamente proporzionali alla sua desiderabilità. »

Quindi non prendetevela se:

  • il vostro numero non esce finchè lo giocate e appena smettete lo vedrete magicamente apparire.
  • vi viene i mente di giocare un pieno ma non fate a tempo ad arrivare al tavolo e quello esce.
  • se la pallina cade ossessivamente nella casellina in fianco al vostro numero
  • volevate puntare ma poi ci avete ripensato ed il numero è uscito

e decine di altri piccoli episodi che vi fanno dire "si ma tanto è un gioco" anche se intimamente non ci credete.

Legge dello zero

Questo numero indica la percentuale a favore del banco e cioè quanto "trattiene" sulla scommessa dei giocatori. Nella roulette francese è 2,702% ed in quella americana del 5,26 %

Il giocatore di roulette che punta tutti e 37 i numeri (36 più lo 0) se ne vedrà restituire solo 36 (35 più la sua puntata), quindi si troverebbe a giocare sempre in perdita e cioè a lasciare sempre il 2,7% della propria puntata al banco.

In questo caso suicida la sconfitta è certa, ma anche il giocatore che punta 1 numero solo per 37 volte di fila, si troverà nella stessa situazione nel caso vincesse solo una volta.

Questo indica come indipendentemente dal metodo di gioco la tassa arriva per tutti.

Come spiegato a proposito del payout, nel breve questa tassa può non avere effetto, ma è un lento tarlo che piano piano erode il capitale quanto più a lungo il gioco si protrae.

TABELLA TASSA SULLO ZERO
Boules 36 100 200 500 1000 2500 5000 10000
Semplici* 0,5 1,4 2,7 6,8 13,5 33,8 67,6 135,1
Multiple 1 2,7 5,4 13,5 27 67,6 135,1 270,3
I numeri indicano i pezzi persi per la tassa dopo n boules

*Con il partager

Si chiama tassa sullo zero perchè lo zero è il 37esimo numero, quello che fa perdere le puntate semplici e doppie.
Lo Zero è però anche un numero giocabile con le combinazioni multiple, ma anche se risulta vincente per chi l'ha puntato il pagamento della sua vincita tiene sempre in considerazione il vantaggio del banco (35 volte invece che 36).

Per questo motivo la roulette non si può battere matematicamente, il banco avrà un vantaggio sul giocatore ad ogni puntata, vantaggio che aumenterà progressivamente fino a diventare insostenibile. Dopo 3000 boules la tassa sullo zero arriva ad essere di 40,5 pezzi mentre la vincita teorica realizzabile mediamente da un giocatore in 3000 boules è soltanto di 31 pezzi.

A questo punto appare chiaro che meno colpi si giocano minore sarà l'incidenza della tassa sullo zero. Un sistema o una metodologia di gioco basato su un grosso numero di colpi è sconsigliabile da un punto di vista matematico/statistico.

Tutto ciò non significa che vincere alla roulette è impossibile, sicuramente lo è se si gioca sempre la stessa combinazione con lo stesso numero di pezzi all'infinito.

La legge delle fluttuazioni

Con il crescere dei colpi, aumenta la fluttuazione tra le possibili combinazioni. Ciò significa che se da un lato è vero che giocando un numero maggiore di colpi si tende all'equilibrio, è altrettanto vero che andando avanti si registreranno delle fluttuazioni maggiori tra le combinazioni.

Questo effetto collaterale della legge dei grandi numeri viene spesso trascurato ma è quello che maggiormente distrugge le strategie di gioco.

La fluttuazione non è lo scarto ma bensì le serie consecutive di una chance che si possono verificare.
Facciamo un esempio. Abiamo la seguente permanenza:

R R N N R N N R N N N R N N N R R R R R R R R R R R R N N N

Sono 30 colpi, 15 neri e 15 rossi, un perfetto equilibrio, lo scarto massimo è stato di 5 al quindicesimo colpo, ma come vedete abbiamo avuto una serie di 12 Rossi,

Quindi se si vuole cercare di raggiungere l'equilibrio, più colpi si giocano e maggiore sarà il rischio di incontrare grosse fluttuazioni che se giocate comportano l'impegno prolungato del proprio capitale.