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Il metodo della topona

di Domenico G.

Portare al casinò una bella ragazza con ampia e generosa scollatura può essere una strategia vincente

Il metodo della topona

Chi frequenta il casinò si sarà sicuramente accorto dell'effetto che fa giocare ad un tavolo con presente una bella gnocca (che d'ora in poi chiamerò topona). Non mi riferisco all'effetto che fa sui furbacchioni, che con la scusa di puntare, si strusciano e toccacciano a destra e sinistra, ma agli occhi da pesce bollito del croupier, a cui non pare vero poter ammirare qualcosa di più piacevole che non i soliti volti noti e la miriade di cinesi.

Anni fa mi è capitato di essere ad un tavolo dove una bella topona, scollacciata e senza reggiseno, si sdraiava sul tavolo per puntare. Vi dico solo che il croupier (non solo lui) aveva difficoltà ad appoggiarsi col bacino al tavolo davanti a lui. Cercava di mantenere una certa professionalità, ma le battutine, la risatina nervosa ed i rivoli di sudore tradivano la sua tensione. Fatto sta che, dopo che la topona ha vinto qualcosina con le sestine, il croupier un po' per fare il brillantone esperto, un po' per fare il gigione, ha cominciato a dirle di giocare un numero forunato, con battute del tipo "giochi 20 come i suoi anni" quando era evidente che per la topona ormai i numeri sul tavolo per giocarsi l'età stavano per finire.

Fatto sta che la topona gioca un numero pieno, il 17, non mi ricordo se ha detto il perché (immaginate la calca), mi ricordo però le parole del croupier all'uscita del numero 25, quando la topona ha fatto un versetto di disappunto e lui le ha detto con voce zuccherina "che sfortuna è uscito quello di fianco". In effetti sulla ruota era uscito il numero nella buca di fianco.
Il tiro seguente è andato da tutt'altra parte, ed il croupier l'ha convinta ad insistere dicendo che si gioca almeno tre volte perché tre è il numero perfetto. Il terzo colpo è stato il 18, praticamente in altro emisfero sulla ruota, ma quando il croupier ha messo il birillino, si è fermato a guardarla dispiaciuto mentre le portava via la fiche. Allora lei ha detto "ci sono andata vicino", il croupier ha annuito e lei , speranzosa, ha ripuntato ed è andata ancora lì vicino sulla ruota, il 6, due buche di distanza.
E colpo di scena: al successivo azzecca il pieno. Il croupier tutto contento perchè riceveva - la gratifica finanziaria della mancia, ma sopratutto quella emotiva di una quarta che saltellava liberamente dentro la scollatura.

La topona è rimasta lì ancora, non so poi quanto abbia vinto o quanto abbia perso (ho lasciato il tavolo per giocare su un altro) ho poi visto solo la scena in cui il croupier avrebbe rinunciato volentieri alla sua pausa, se non fosse stato per il collega già in calore che lo ha guardato come per dire "tu hai già avuto la tua dose adesso togliti che tocca a me".

A tavolino poi mentre ricalcolavo i numeri per vedere l'apertura di eventuali occasioni di gioco, sono tornato a quel 17 ed ai tre colpi tutti nello stesso settore e mi sono detto: vuoi vedere che questo barbone di croupier ha tirato nella zona per far vincere la topona? Beh in tutti i numeri precedenti e quelli seguenti non c'è mai stato che nel giro di cinque lanci tre numeri finissero nello stesso settore e inoltre nel giro di breve tempo è uscito ancora il 6 ed il 27 due volte.

Da frequentatore dei casinò sapevo delle leggende che i croupier la lanciano dove vogliono e via dicendo, ero scettico ma quella serata aveva un qualcosa di strano. Sono rimasto scettico, ma ho pensato ai giocatori di pallacanestro o ai tennisti o agli stessi calciatori che si allenano per ore ed ore a fare gli stessi colpi. Certo un tennista non fa tutti ace, un calciatore non mette tutte le punizioni nel sette, un giocatore di pallacanestro i tiri liberi li sbaglia, ma in che percentuale ci azzeccano rispetto a uno che non si allena in maniera specifica? Tanto bastava per mettermi il dubbio.

L'occasione seguente in cui sono andato al casinò ho cercato un tavolo con qualche topona, l'occasione è arrivata dopo un paio d'ore. La ragazza in questione non era provocante, ma era carina, simpatica e alla mano, quando il compagno l'ha lasciata per andare a cercare fortuna al black jack, il croupier di turno ha iniziato la danza del tordo.
Purtroppo lei giocava diverse combinazioni sparse a casaccio e questo rendeva difficile una giocata sui settori, quando i suoi gettoni hanno cominciato ad assottigliarsi ha cominciato a provare anche qualche pieno ("Tanto vale cercare il colpo grosso"). A quel punto l'avvoltoio (io) si è gettato sul settore del pieno, il numero della topona non è uscito mai ma io ho azzeccato due pieni in sette colpi. Avevo trovato il metodo giusto?

La prova del nove l'ho avuta in Austria ad Innsbruck. Durante una vacanza sciistica in compagnia ho convinto un'amica a vestirsi da battaglia (usare la mia compagna sarebbe stato imbarazzante e poi devo ammettere che non aveva il physique du role) e l'ho addestrata sulle mosse e le moine da fare al croupier senza apparire ovvia. Il vantaggio di essere in un paese di lingua tedesca ha creato anche subito l'atmosfera giusta con finte lezioni di tedesco ed italiano reciproche tra la topona ed il croupier. Dovevate vedere gli occhi del croupier, giravano come rulli della slot machine e sotto la giacca aveva sicuramente una camicia da strizzare.
Beh non sto qua a farvi il resoconto dei numeri, ma tra pieni e cavalli quella sera ci siamo portati via circa trecento pezzi, compreso il pieno e laterali della topona (botta di ...).

Come avrete capito questo metodo non ha nulla di scientifico, ma dato che ho letto sul sito ed ho visto dal vivo quelli che giocano contro il giocatore che mette le ultime fiches (un bastardo l'ha fatto con me e ha vinto) mi sono detto, beh anche se non ha senso funziona.

Purtroppo, nonostante i soldi vinti, l'amica si è rifiutata di ripetere l'esperimento, ha detto che si è divertita, ma le avevano anche dato fastidio "tutti quegli occhi bavosi che le contavano i peli" testuali parole (beh non l'avevo conosciuta ad Oxford).
Così ogni volta che mi sono recato al casinò facevo qualche giro per vedere di trovare la topona giusta ma non è che sono sempre a disposizione e comunque, sarà un caso, ma tutte le volte che ho giocato, in meno di dieci colpi ho sempre preso minimo due pieni nel settore di sei .

Conclusione:
Il sistema secondo me funziona. Se si va con la propria topona giusta ed addestrata e si sceglie il tavolo con i croupier adatti, sono certo che le percentuali di uscita di alcuni settori vanno in favore del giocatore. Provare per credere.

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La Topona bis...

Quando il croupier è in grado di mirare un settore specifico di gioco, allora il metodo della topona può essere redditizio

mickibari :
02/06/2012 17:23
ciao...be io avrei una spiegazione diversa, ma che porta allo stesso risultato...la fisica quantistica, o almeno il ramo meno "scentifico" di questa ci parla di vibrazioni e volonta' interiore, la forza dell'attrazzione x intenderci, quando c'e' la topona, l'attenzione anche dei presenti e' rivolta verso di lei, quindi sono molte le "forze energetiche" sia positive che negative...secondo me, se ci vai tu, con un abito strano, tipo che so' verde fluorescente, oppure con qual'cosa che dia all'occhio, dovresti ottenere lo stesso risultato...sempre se riesci a farti "volere bene" dai presenti
StratosPhil :
11/09/2012 16:31
Hehehehehe .... bella Micki. Poi vediamo in quale "buco" cade la ...
23 rosso :
15/04/2014 02:49

articolo stupendo!!!! bravissimo!!
ci proverò, e spero un giorno di capire se davvero i croupier sappian lanciare la pallina..

Dottor Fiocco :
07/09/2014 00:54

ciao io ci credo! bellissimo articolo!

Gigi pirletti :
07/09/2014 01:02

Eh già! Io così ho vinto 200 Ipad!

Onestà :
08/11/2015 14:13

Lasciatemi dire, in tutta onestà, che ammiro la vostra forza e la vostra fede nel gioco. Questa è una passione rispettabile, che io condivido. Tuttavia vorrei mettervi davanti la palese e chiara verità: aldilà del frikkettogiocatore con le sue idee di energie positive e negative, aldilà dei bavosi cerca tette, aldilà del complottista che accusa il croupier di lanci sinistri, siete dei malati. Ogni lancio è solo il caso che regna.

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