Shannon e Thorpe (1962)
Calude E. Shannon fu uno dei grandi geni matematici di tutti i tempi. Le sue intuzioni ancora oggi sono alla base di numerose teorie tra cui la teoria delle informazioni da cui è nata la scienza informatica.
Edward O.Thorp professore di matematica era affascinato dalle teorie matematiche legate al gioco d'azzardo ed è diventato famoso per aver pubblicato il libro "beat the dealer" in cui presntò una strategia per vincere matematicamente al black jack.
Era già affascinato dalla fisica della roulette e dalla possibilità teorica di prevedere il punto di caduta della pallina quando incontrò Shannon, che trovò l'iniziativa di Thorp interessante.
Comprarono una roulette regolamentare ed iniziarono gli esperimenti con telecamere e sensori per analizzare curve e traiettorie per poi trasformarle in algoritmi da dare in pasto ai computer.
"Perdevamo parecchio tempo a prepararci nella stanza d'albergo per indossare e calibrare l'apparecchiatura. Era una fatica terribile mettere tutto insieme.
Un procedimento tanto semplice concettualmente quanto lungo e noioso in pratica".
Edward O. Thorp
I risultati furono molto positivi, calcolarono che con il computer su una roulette leggermente inclinata avrebbero avuto un vanataggio medio del 44% nei confronti del banco. Inziarono a progettare e costruire l'attrezzatura per poter applicare il sistema sul campo a Las Vegas. Costruirono un computer da nascondere in un pacchetto di sigarette, azionato da un interruttore in una scarpa e in grado di trasmettere un segnale ad un apparecchio acustico .
Il funzionamento era il seguente, scelto un punto di riferimento sulla ruota si azionava l'interruttore con l'alluce in determinati momenti:
- al passaggio di un numero nel punto di riferimento
- al secondo passaggio dello stesso punto
- al passaggio della pallina nel punto di riferimento
- al passaggio della pallina nel giro successivo
il computer avrebe calcolato la traiettoria ed inviato un segnale sotto forma di ona tra otto note musicali: "do,re,mi,fa.sol.la.si.do". Ad ogni nota corrispondeva il settore di cinque numeri da giocare denominato "octant" (ottina). (Avevano diviso la ruota in 8 gruppi da 5 con due settori che si sovrapponevano per un numero).
Nella primavera del 1962 partirono con le rispettive mogli alla volta di Las Vegas dove misero alla prova il loro computer con la roulette del casinò Riviera.
L'eperimento si rivelò una fatica pazzesca, per la tensione e per le puntate, ma soprattutto per problemi tecnici, primo fra tutti il sottilissimo filo che collegava l'auricolare che continuava a spezzarsi.
L'esperimento fu abbandonato, non vinsero cifre memorabili, ma meritano l'ingresso nella hall of fame per aver dimostrato che in determinate condizioni era quindi possibile battere il banco con l'aiuto di un computer, dando origine ad una nuova "scienza" nel campo della roulette, che ha avuto ed ha ancora molti seguaci.