Sfatiamo un mito
di J.T.K
E’ il vostro comportamento a definire un sistema vincente, in caso di vincita o di perdita
Molti esperti di roulette affermano che per poter essere definito “vincente”, un sistema deve reggere senza saltare almeno a un paio di milioni di boules. E’ sempre vero??
Certo, secondo logica, la prova scientifica deve tener conto di un certo numero di dati, e più i dati sono numerosi, più l’esperimento è significativo.
Per come la vedo io è un’emerita cantonata., dato che lo so già che il sistema alla lunga perderà, come ho appena scritto sopra. Quindi me ne frego del milione o due di boules che me lo fanno saltare.
Non può non saltare, per un motivo solo: Se vi giocate il 13 ed esce il 12 avete perso. E NESSUNO potrà mai garantirvi che il 13 assente da 102 boules non resterà assente per altre 102. Se giocate la serie R-N-R-N-R-N-R-N ed esce N-R-N-R-N-R-N-R perdete. E in due milioni di boules la troverete sicuramente.
Quindi che giochiamo a fare un sistema se sappiamo che salterà? Beh, c’è il trucco: il discorso è sapere quando salta e soprattutto di quanto, ma qui mi viene in soccorso il concetto di stoploss. Ne parleremo più avanti.
Torniamo ai due inutili milioni di boules:
Poniamo che siate giocatori professionisti, che si mantengono con la roulette. Ogni giorno andate al casinò a giocare per quattro-cinque ore. Il sabato e la domenica ovviamente state a casa, quindi giocate una media di 100-120 colpi al giorno per 5 giorni a settimana.
Ebbene, 120 colpi al giorno per 5 giorni a settimana per 30 anni (una vita!!) sono in tutto 864.000 colpi.
Adesso, mi dite che diavolo ve ne può importare se in 2 milioni di colpi il vostro sistema non regge???
Dovreste già saperlo, no? Ve lo ripeto ancora: NON REGGE!!!
Io direi che vi deve bastare che regga per 120 colpi! Magari esagerando per 300 colpi. Di più non serve, più di quei 300 colpi filati (10 ore di seguito al tavolo, gente, chi ce la fa???? Io no di certo!!) non li giocherete mai comunque.
Quello che dobbiamo arrivare a fare, è perdere POCO quel giorno, e vincere MOLTO negli altri giorni.
Certo, l’obiezione scontata dice che se esamino due milioni di colpi sono ragionevolmente certo di aver considerato tutti i casi che potrebbero capitare in soli 100 colpi, e posso essere sicuro che –se non perdo in 2 milioni di colpi- non perderò in 100 colpi.
Risposta: Chi se ne frega!!!!
Io lo so benissimo che qualsiasi sistema prima o poi perde. Me ne frego di dimostrare una cosa che so già. Non mi servono due milioni di colpi per dire che un sistema è perdente.
Semmai mi servono 20.000 partite da 120 colpi, è lì che si vede quando, e soprattutto, quanto perde.
Se per 21 giorni di seguito vince 6 pezzi e ne perde 100 il 22°, credetemi: è un affarone. Chi la pensa diversamente non ha idea della realtà, secondo me.
Quindi, stiamo sulla terra, per cortesia. Mai nessuno giocherà 2 milioni di colpi, mai nessuno riuscirà a stabilire con certezza che un sistema è vincente sempre e comunque. Ma a noi non importa, noi lo sappiamo che perderemo, prima o poi.
Quello che dobbiamo arrivare a fare, è perdere POCO quel giorno, e vincere MOLTO negli altri giorni.
Dite che ho scoperto l’acqua calda? Ebbene si…
Il discorso allora è La soluzione è data dal concetto di stoploss.
Gli stoploss
Questa parolina magica, vuol dire semplicemente “più di quella cifra non posso perdere”.
Non a caso ho scritto che il 22° giorno il sistema perde 100 pezzi. Se ne perdesse 150 ci sarebbe una differenza abissale. Ma se voi ne avete solo 100, la volta che perdete (ed accadrà, ormai lo dovreste dare per scontato) rimarrete sempre e comunque in vantaggio. Questo discorso l’ho fatto per un mese di gioco, se lo faceste per 30 anni non cambierebbe di una virgola.
E’ il vostro comportamento a definire un sistema vincente, in caso di vincita o di perdita. Se perdete la cifra che vi siete posti come limite, andate via sconfitti, ma andatevene e basta, non è la partita che conta, ma il campionato.
Pare ovvio che lo stoploss deve essere categorico, senza eccezioni, netto e definitivo. Chi pensa “adesso mi rifaccio”, l’ho scritto sopra, è un uomo destinato molto presto a separarsi dai suoi soldi. E attenti: Questo discorso vale anche per lo stopwin! Nessuno potrà mai dirvi quando, nelc corso di una partita, la permanenza portà improvvisamente “imbizzarrirsi” e lasciarvi in braghe di tela, quindi non pensate MAI di esere “nel giorno fortunato” aumentando le puntate.
E’ un concetto importante almeno quanto lo stoploss: al casinò si va per lavorare, una volta che avete l’obiettivo andate via come il vento, andate a vivere.
Se volete giocare professionalmente, il rendimento di un sistema è la cosa che deve interessarvi, non potete pretendere di vincere milioni in una sola seduta, lo ribadisco, un pezzo al giorno è un rendimento straordinario!
Condivido totalmente!
I sistemi vanno bene tutti, ma è il rigore nell'applicazione degli stessi che fa la differenza. Il rispetto degli stoploss e degli stopwin, il budget iniziale adeguato agli attacchi che si vogliono portare.
Personalmente sto cercando la giusta proporzione fra stoploss e stopwin. E' chiaro che dipende dai sistemi che voglio applicare, ma credo che un rapporto inferiore a 4:1 sia improponibile. Questo però comporta che devo vincere 8 partite su 10 per essere a pari... una bella sfida...
Cosa ne pensate?