Probabilità sempre: sicurezza mai.
Una visione chiara e lucida del mondo del gioco e dei giocatori della roulette, scritta nel 1932 da Urbino Trembeni, ancora tremendamente attuale e condivisibile.
... La roulette è un gioco squisitamente matematico; per non essere frainteso occorre chiarire subito che la sua base matematica consiste nel rendere matematicamente impossibile la certezza di realizzare un qualsiasi utile in ciascun colpo o di sicuramente reintegrarsi del denaro precedentemente perduto. Probabilità sempre: sicurezza mai.
Non vi è persona al mondo che prenderebbe parte ad un qualsiasi gioco che impegnasse una posta di denaro se si riconoscesse ignaro delle regole del gioco e della miglior condotta da seguire per avere il successo, poiché si sentirebbe in condizioni di inferiorità e di svantaggio rispetto agli altri giocatori; e pertanto piano piano, con l'osservazione e la pratica cerca di farsi una competenza che in certo qual modo lo garantisca del gioco avversario.
Ma il gioco della roulette per la sua caratteristica ricchezza esige una forte dotazione nella banca tenutaria e non offre altro mezzo di impratichirsi che quello di frequentare le case da gioco dove le lezioni sono dure ed a tariffe superiori ad ogni immaginazione.
Il nostro lavoro è appunto destinato ad istruire il lettore e prospettare in tutta la loro cruda realtà i rischi che si affrontano in questo gioco qualunque sia il sistema che si adotta fra gli innumerevoli esistenti; rendere il lettore ben conscio delle regole, dei vantaggi e degli svantaggi; della condotta da tenere nello svolgimento del gioco; con lo scopo preciso di indurlo a salvaguardare il proprio denaro come concetto dominante, e di realizzare un utile, in linea subordinata.
Tutti ritengono di saper e poter giocare alla roulette con piena od almeno sufficiente cognizione di causa; così avviene che delle migliaia e migliaia di giocatori che annualmente si avvicinano ai tavoli della roulette, solo una tenue percentuale - forse il 2 o 3% - conosce il gioco veramente. Gli altri, la grandissima maggioranza, che si confonde si può dire con la totalità, formano la immancabile e cospicua risorsa delle società tenutarie.
Riteniamo perciò non inutile questo lavoro che pone il lettore in condizione di conoscere il gioco dei suoi più piccoli dettagli, guidandolo nei meandri di questo labirinto segnalandogli i passi falsi da cui deve guardarsi, fornendogli consigli ed istruzioni per ciascun caso.
Non bisogna dimenticare che la roulette è un gioco diabolico, caratterizzato dalle irregolarità più strane ed impensate; e nel quale ogni colpo è un enigma. Un gioco che avvince, che trascina, che toglie al giocatore denaro e calma, perché irrita, ma lusinga; promette e sovente mantiene; e per le sue infinite risorse, può anche permettersi di beffare e dare la vincita più inaspettata.
Si pensi che in ogni altro gioco per recuperare una somma di denaro perduta, bisogna arrischiare una buona somma; alla roulette può bastare un colpo di pochi scudi per far recuperare delle migliaia di lire. Spes ultima dea ; ed ecco perché il giocatore lascia il tavolo solo dopo aver deposto l'ultimo scudo.
Guadagnare al gioco della roulette non è difficile: diremo anzi che è facile, per chi ben conosce il gioco. Quello che difficile è la conservazione del denaro vinto. Per la semplicità con la quale lo si vince.
La roulette richiede una gran calma ed una gran freddezza, chè, bisogna ricordarsi, essa tutti i requisiti per far perdere la pazienza anche ai più pacifici temperamenti.
Lo stesso sistema di gioco che per tante volte a dato risultati soddisfacentissimi, può in pochi minuti frustare i vantaggi precedentemente conseguiti; sicché devesi accettare come canone fondamentale che qualunque sistema è buono per vincere; qualunque sistema è buono per perdere.
Tutto dipende dall'momenti in cui viene posto in opera; di qui la necessità che chi vuole giocare conosca bene il maggior numero di sistemi per poter adeguare ad un dato momento quello che a suo parere sempre offrire le minori probabilità di insuccesso. ...
Vi sono tuttavia gli scettici che credono soltanto alla fortuna. Non diamo loro torto; è come nella pesca. Però il pescatore inesperto prima o poi fracassa la rete e non è capace di sfruttare in pieno la fuggevol buona occasione; mentre il pescatore esperto e cauto che ben conosce l'influenza dei venti e le insidie del fondo, cala con senno e competenza le sue reti; e se non sempre successo gli arredi, nella maggior parte dei casi riporta a riva intatti i suoi arnesi e nell'animo la calma fiducia di un miglior domani.
Fortuna audaces juvat: è un vecchio e noto detto. Ma non ancora si è sanzionato che essa prediliga altresì aiutare gli inesperti.
Questa testo è tratto dall prefazione del libro di Urbino Trembeni "Roulette - realtà matematiche e deduzoni pratiche" pubblicato nel 1932