Ferrer 2012
di J.T.K
Il “grafico universale di Ferrer” spiega un particolare modo di attaccare con progressiva copertura del tappeto, fino alla vittoria assicurata. Avendolo ripreso in mano ultimamente, ho pensato di apportare il mio modesto contributo...
Una delle letture che io personalmente considero più formative a livello di approccio al gioco è senz’altro l’articolo di Pete apparso oramai molti anni fa sul sito, a proposito del “grafico universale di Ferrer” (vedi link in fondo alla pagina).
Si tratta di un articolo che spiega un particolare modo di attaccare con progressiva copertura del tappeto, fino alla vittoria assicurata. All’epoca della sua uscita, come ci riferisce l’autore dell’articolo, il metodo ebbe un grande successo poiché era semplice da imparare e l’attacco costava al giocatore un massimo di 4 pezzi.
La gestione al tappeto quindi, è alla portata di moltissime tasche, per non dire tutte.
Pete muoveva alcune critiche all’impianto originale, e proponeva dei rimedi che potevano rendere la progressione più stabile. Avendolo ripreso in mano ultimamente, ho pensato di apportare il mio modesto contributo per vedere se riesco a migliorare…il miglioramento!
Il metodo
Rispiego il metodo, per grandi linee: Si giocano due pezzi alla volta su una chance e si attende di guadagnarne altri due, per poi reimpiegarli aggiungendone al massimo altri due dei nostri, fino a vincere in 3 successivi colpi un massimo di 6 pezzi (più i 4 nostri) con copertura totale del tappeto, zero escluso.
- Quindi nella 1^ fase giocheremo una chance fino ad avere un vantaggio di due pezzi che reimpiegheremo immediatamente nella 2^ fase insieme ai nostri due.
- 2^ Fase: (abbiamo 4 pezzi e ne aggiungiamo un altro, quindi di tasca mettiamo TRE pezzi) Giochiamo 3 pezzi sulla chance, 1 pezzo sulla dozzina e 1 pezzo sulla sestina. Se escono chance o sestina, andiamo a sei pezzi in totale (dei quali ricordiamolo tre sono nostri). Se esce la dozzina, guadagniamo tre pezzi e l’attacco finisce in parità, avendo in mano i nostri tre pezzi e basta. A questo punto secondo il Ferrer bisogna ripartire con la puntata della prima fase per cercare di guadagnare due pezzi. Ma supponiamo di aver vinto, ed andiamo avanti
- 3^ fase: Abbiamo sei pezzi dei quali tre nostri, ne aggiungiamo un altro ancora di tasca e giochiamo 4 pezzi sulla chance, 2 pezzi sulla dozzina e 1 pezzo sulla sestina. In ogni caso dalla nostra tasca non uscirà più nulla perché siamo comunque vincenti (a parte lo zero…) Infatti, se esce la chance, abbiamo 8 pezzi, e continuiamo: se esce la dozzina o la sestina avremo sei pezzi e interrompiamo l’attacco. In questa fase quindi possiamo avere in cassa 8 pezzi (e continuare) oppure sei pezzi (e finire in vincita).
- A questo punto la 4^ fase prevede di puntare 5 pezzi sulla chance, 2 sulla dozzina e uno sulla sestina. Se esce la chance, abbiamo chiuso con sei pezzi di guadagno netto, se escono le altre combinazioni, avremo sempre i nostri due pezzi di guadagno. Fine del gioco.
Il concetto base (montante in vincita ricapitalizzata) è quello che ritrovate nel mio “Silvazero”, come vedete certe letture sono davvero spunti di riflessione.
Ecco una partita dimostrativa:
Permanenza 23-17-28-36
- 1^ fase: Gioco due pezzi su passe, esce il 23, ed incasso i 4 pezzi: passo alla seconda fase
- 2^ fase: Aggiungo un pezzo di tasca e gioco 3 pezzi a Passe, 1 pezzo su prima dozzina e 1 pezzo sulla sestina 13-18. Esce il 17, incasso sei pezzi e passo alla 3^ fase
- 3^ fase: Aggiungo un pezzo di tasca e gioco 4 pezzi su Passe, 2 pezzi sulla dozzina 1-12 e 1 pezzo sulla sestina 13-18. Esce il 28 e incasso 8 pezzi che mi permettono di passare alla 4^ fase
- 4^ fase: Gioco 5 pezzi su Passe, 2 pezzi sulla prima dozzina e un pezzo sulla sestina. La progressione si chiuderà comunque in vincita a meno che non esca lo zero.
Se si vuole giocare Manque, la dozzina da giocare è la terza e la sestina è la 19-24.
Le critiche e le proposte
Come dicevo, Pete nel suo articolo critica alcuni aspetti dell’attacco che a suo avviso sono inutili alla bisogna, e propone delle soluzioni.
La prima critica deriva dal fatto di dover attendere un vantaggio di due pezzi prima di poter far partire la progressione.
Pete dice che questa fase non ha molto senso perché in caso di scarto negativo il guadagno di due pezzi potrebbe non realizzarsi mai, dato che giochiamo una chance e che quindi alla lunga perderemo. Se troviamo uno scarto positivo subito, allora partiamo con la montante, se no potremmo anche non partire mai perché i due pezzi di guadagno non arrivano. Pertanto, la soluzione è…eliminare la prima fase del tutto!
Suggerisce di cercare di guadagnare i due pezzi di vincita in altro modo, con i sistemi che ognuno di noi gioca abitualmente, e poi di partire con la progressione.
Pete suggerisce di eliminare tout court anche la quarta fase, ecco il perché: al posto che giocare 8 pezzi, in effetti, basta metterne 2 sulla chance che volete ed avrete lo stesso risultato con minori esposizioni in caso di vincita. Difatti in ogni caso avrete già i vostri sei pezzi che nessuno vi porterà mai via...
Ricordo che se in una qualsiasi fase esce lo zero, il massimo che ci può capitare è di perdere i nostri 4 pezzi necessari per la partita.
Lo zero è naturalmente il nemico principale. Qui non ci sono molti rimedi, se non recuperare con il partage la metà della puntata sulla chance oppure attendere il colpo successivo lasciando la puntata “en prison”.
Una interessante derivazione sulla gestione dello zero viene proposta per la terza fase. Al posto che aggiungere un solo pezzo, aggiungere un ulteriore pezzo e coprire anche lo zero. In caso di sortita proprio dello zero, si guadagnano 31 pezzi. Qui non mi sento di pronunciarmi, magari in caso di forti puntate assicurare lo zero può essere prudente, ma a livello personale preferisco incassare un pezzo in più e non coprire lo zero.
Come dicevo, il punto più debole dell’attacco, come giustamente individuato da Pete, è la prima fase, che rischia di protrarsi talmente a lungo da farci saltare. La critica si fonda sul fatto che pretendere di andare in vantaggio a massa pari su una chance non è certo facile, a meno di trovare immediatamente uno scarto positivo. Questo assumendo di dover essere in vantaggio di due pezzi prima di partire con la progressione. La critica è senz’altro fondata, ma forse c’è un'altra spiegazione alle parole del Ferrer, quando dice “giocare fino al guadagno di due pezzi”…
Il mio pensiero
Se noi considerassimo la partita come un attacco singolo, dovremmo sì accusare la perdita di N attacchi in precedenza, ma prima o poi nel singolo colpo guadagneremmo i due famosi pezzi e potremmo far partire in ogni caso la progressione da quel punto senza attendere di recuperare tutti i passivi precedenti.
Si può allora pensare di giocare a massa pari segnando a parte le perdite, fino a vincere un colpo, e da lì fare partire la progressione.
Una progressione terminata con successo, ci fa guadagnare sei pezzi, e quindi recupera tre attacchi perdenti precedenti, una che si interrompe alla terza fase ci fa guadagnare almeno due pezzi, che copriranno una delle perdite precedenti.
Esaminiamo meglio le fasi successive alla prima: Nella seconda fase, se esce la dozzina torniamo a tre pezzi che sono i nostri di partenza. Ricominceremo con la fase uno, la partita si chiude in pareggio. Se escono la chance o la sestina, invece possiamo passare alla fase tre.
Nella terza fase, abbiamo impiegato di tasca quattro pezzi, gli altri tre sono vinti. Qui vinciamo almeno due pezzi, a meno che non esca lo zero. Se escono dozzina o sestina, abbiamo in tasca sei pezzi dei quali quattro nostri e due vinti, se esce chance i pezzi diventano 8 e possiamo passare alla fase 4.
Il Ferrer dice che se si vince con dozzina o sestina in fase 3, si deve interrompere il gioco e ricominciare con la fase 1.
E’ una scelta giusta?
Secondo me si può anche decidere di rigiocare la fase 3 almeno per un altro colpo, rinunciando sì a un pezzo di guadagno ma…per cercare di vincerne altri 4! Qui a mio avviso è più produttivo fare così piuttosto che spendere il pezzo per coprire lo zero…Quindi, se finiamo con sei pezzi, ne aggiungiamo un altro e tentiamo nuovamente l’attacco alla fase 4. In caso di ulteriore sconfitta, avremo comunque guadagnato un pezzo nell’attacco.
C’è da dire che il rimedio dato da Pete sula prima fase, è certamente da prendere in considerazione perché ibridizza la montante del Ferrer con quello che a noi piace di più giocare, facendoci sentire più a nostro agio al tappeto.
Quindi possiamo senz’altro giocare un sistemino “nostro” che ci porti in vantaggio di due pezzi: poi inizieremo l’attacco.
Anche qui, suggerirei di considerare le partite come singole. A seconda di quello che giocate, le esposizioni saliranno di più, ma anche il relativo recupero sarà probabilmente più agevole. Se ad esempio io volessi guadagnarmi i due pezzi con il Silva, giocherei 4 pezzi sulle due dozzine D, e con il guadagno comincerei la progressione su manque o passe, accusando la perdita di 4 pezzi con la sortita della dozzina S.
Se adesso esaminiamo nel dettaglio l’attacco del Ferrer, una volta guadagnati i due pezzi, vediamo che in realtà ciò che ci fa vincere è la sortita della chance prescelta per tre volte di seguito. Le altre puntate sono sempre di recupero, tranne che nella seconda fase, in cui anche la sestina ci fa continuare.
In tutti gli altri casi, abbiamo comunque bisogno di una serie da tre colpi sulla chance prescelta per chiudere.
Adesso, possiamo aumentare le nostre possibilità di successo nel chiudere la progressione?
Secondo me si: sappiamo tutti che le serie di due di una chance sono il doppio delle serie di tre, e giocando abbiamo già visto sortire in quasi tutti i casi una serie da due: secondo me dovremmo giocare per l’interruzione, e la cosa logica da fare: Quindi giocheremo l’ultima fase sull’intermittenza, poiché ci darà il doppio dei colpi vincenti.
E allora, ecco la “mia” regola del Ferrer 2012:
- Giocate una chance, o il metodo che vi piace, fino al guadagno parziale di due pezzi, segnando a parte i passivi da recuperare;
- Appena avete i due pezzi, anche se avete un passivo pregresso, giocate la seconda fase del Ferrer su Manque o Passe. Il peggio che vi può capitare è di tornare a +3 e reiniziare la prima fase.
- Giocate la terza fase del Ferrer sulla stessa chance appena giocata; In caso di perdita, potete decidere di attaccare nuovamente rinunciando a un pezzo di guadagno (chiaramente lo zero potrebbe punirvi)
- Se i colpi della seconda e terza fase sono stati la chance prescelta, giocate per la quarta fase due pezzi sulla chance contraria.
E’ tutto, seguite le regole, siate realisti
Saluti,
JTK