Il grafico misterioso di Bemo Winkel

Molti si chiedono ancora oggi, cosa fosse di preciso quel grafico che Bemo Winkel mostra al fotografo di Paris Match, attribuendoli il segreto del suo successo alla roulette.

Quelle curve sono la rappresentazione grafica della tabella di Nguyen che trovate in fondo alla pagina e nella quale considero solamente i numeri usciti una, due e tre volte, tanto come esempio dimostrativo.

Ho riportato i punti ogni 5 boules per questione di praticità, tanto il significato grafico non cambiava. Le curve che si ottengono sono le stesse mostrate da Winkel, come si può facilmente vedere confrontando la foto con le curve del mio grafico.

Winkel indica anche la zona (dei numeri usciti una volta) della curva compresa tra la sua origine e il momento in cui si appiattisce, dove il numero dei sortiti tende al 37 cioè all'esaurimento fisiologico, ma non ha nessuna importanza ludologica, è una posa fotografica per fare scena. Quello che conterebbe veramente sarebbero le distanze tra le curve, quelle distanze se fossero stabili, porterebbero alla realizzazione del metodo vincente costantemente a massa pari, basterebbe attendere quell'intervallo per giocare i punti che corrisponderebbero a pieni centrati.

Ma quelle curve sono delle medie. Basta vedere una statistica di qualche migliaio di colpi per osservare numeri che ritardano in modo abissale, oppure altri che escono a ripetizione, dunque il sigma di queste gaussiane viene continuamente alterato. Mi spiego meglio:
la media tra 100 +900 è 500, ma quanto dista 500 sia da 100 che da 900, un'esagerazione, 4 volte se stesso. I punti da mediare se sono troppo distanti, portano ad una media che percentualmente è troppo lontana dalla verità, ed è questo il caso.
Il grafico ce lo possiamo "friggere" se speriamo di trarne un metodo che seleziona più colpi vincenti che perdenti . Io ho fatto dei grafici reali, senza utilizzare i punti di media teorica di pruvst, ma le uscite reali, e la situazione è incontrollabile.

Allora Winkel ? semplice lui forzava il ritorno di quelle curve con la forza del capitale, fregandosene se qualche numero non usciva nell'intervallo previsto, tanto recuperava con gli altri.

Tabella dimostrativa elaborata per originare il grafico