Giocare non è un gioco
di J.T.K
Consigli a chi si avvicina al mondo della roulette e a chi si è dimenticato che come in tutti i giochi le esperienze dovrebbero insegnare a non ripetere più gli stessi errori
Questo sito si basa sulla collaborazione, e secondo me la migliore collaborazione non è dare un pesce a qualcuno, e cioè un sistema, ma semmai insegnargli a pescare, e cioè a giocare.
Ho pensato di trasmettere la mia esperienza di giocatore e contribuire con un articolo, descrivendo, come se scrivessi a degli amici che condividono la mia stessa passione, “le regole del gioco”, come io le intendo.
Sono ovviamente opinioni personali, che metto volentieri a disposizione di chi avrà la bontà e la pazienza di leggermi. E se per qualcuno sono bestialità, beh, basta voltare pagina, no?
Chiaramente non descriverò un metodo, leggendo capirete perché, ma una “filosofia”, un modo di intendere il gioco della roulette, di accostarvisi con delle utili informazioni, che magari aiuteranno qualcuno a sbagliare di meno, e perché no, a vincere qualche pezzo.
Questo scritto si rivolge sia al giocatore esperto, che certe cose dà per scontate, che –soprattutto- al lettore che non sa o si dimentica che i numeri della roulette non sono 36, ma 37.
Ha ragione pure lui, in un certo senso.
Qui non troverete la formula magica per sistemarvi la vita con la roulette: non esiste e se c’è non ve la dirà mai nessuno, certamente non “gratis”, leggerete solo una serie di punti di vista e di consigli, sta a voi scegliere se farli vostri o meno. Tanto alla fine, come è solito dire il direttore , “I numeri non mentono, mai”.
E quindi quando uscirete dal casinò saprete voi se il numero delle banconote che avete in tasca è maggiore o minore di quello che avevate quando siete entrati. L’unica cosa che conta è questa, che siate sinceri con voi stessi.
Perchè se è vero che iI numeri non mentono, mai, è altrettanto vero che giocare, non è un gioco.
Nei film, il nostro eroe con smoking e macchina sportiva, va al casinò ed in quattro colpi vince un monte di denaro che poi si va a sperperare con la bellona di turno. Nei film, appunto.
Se credete che diventare ricchi col gioco sia facile, siete fuori strada. E sarete preda di venditori di sistemi “infallibili” a prezzi stracciati.
Nella realtà, giocare seriamente e per vincere è un lavoro durissimo che richiede ottima forma fisica, nervi saldi, un buon capitale di base ed anche un pizzico di fortuna. Non si può sperare di andare a lavorare ubriachi, stanchi o malati e produrre gli stessi risultati di quando si sta bene: lo stesso vale –anzi, vale a maggior ragione- per il gioco.
Già perchè al casinò la gente che sta intorno ed il chiasso tende a distrarre chiunque, non è proprio il caso di andare a giocare se non si sta bene, per qualsivoglia motivo.
Sbagliare è facilissimo, e ricordiamoci che gli errori commessi al tavolo si pagano in contanti e subito. Scordatevi di ritirare una puntata se vi accorgete di avere sbagliato dopo il fatidico “rien ne va plus”, il casinò non è un istituto di beneficenza. E non accetta giustificazioni.
Se proprio non potete fare a meno di buttare via dei soldi, regalateli a qualche organizzazione benefica, adottate un bambino a distanza, offrite una cena agli amici, mandateli a me, ma quel giorno NON METTETE PIEDE AL CASINÒ!!!!
Siete destinati alla sconfitta. Lo siete già di partenza, non aggiungete handicap a quelli che già avete, e che non sono pochi.
Il casinò vi paga 35 volte la vostra posta se azzeccate un pieno: ma voi giocate contro 36 numeri!!!
Questa semplice verità che chissà perché molti dimenticano, vi deve insegnare che siete dei perdenti prima ancora di varcare la porta, se la varcate pure “disarmati” o stanchi o peggio pensando agli affari vostri...addio.
Allo stesso modo, Se avete 100 euro e volete vincere un milione, giocateveli magari al superenalotto, ma NON andate alla roulette. Ci vogliono tempo e soldi per accrescere il proprio capitale, bisogna resistere alle fasi negative del gioco che sicuramente capitano.
Al di là del vantaggio matematico del banco ci sono altri importantissimi fattori che determinano la sconfitta del giocatore.
Le case da gioco sfruttano il fatto che la maggior parte delle persone che entrano non hanno la minima idea di come si gioca né della strategia che si può adottare per limitare, se non eliminare, il vantaggio che il banco ha già in partenza.
Arrivano, giocano più o meno a casaccio, di solito perdono, e se ne vanno contenti di aver provato “il brivido del gioco”.
Qualcuno di questi signori, momentaneamente dotato di una fortuna sfacciata, vince pure, magari per più giorni di seguito o molto in una sera, ed alimenta leggende ed invidie che i casinò sfruttano adeguatamente per attirare altri sprovveduti giocatori.
Nessuno poi si premura di sapere che fine ha fatto il vincitore di quella sera.
Che di solito, sentendosi il novello Garcia, perde tutto (e molto di più) nelle serate successive, incapace di accettare il fatto che la prima volta ha vinto per mera fortuna, non certo per bravura o per una geniale strategia.
Molti poi, per mettersi mentalmente al sicuro, considerano i soldi come già persi ancora prima di entrare a giocare. Così se vincono, bene, se perdono, dicono “lo sapevo”.
Non dite di no, sono sicuro che l'avete fatto anche voi, almeno una volta.
L'ho fatto anche io, ma bisogna capire che questo atteggiamento non è per niente costruttivo. Ti porta a giustificare la sconfitta, e questo è un male. La sconfitta va certamente accettata, nel quadro di un investimento su un azzardo quale è il gioco, ma NON va altrettanto certamente giustificata.
La massa dei giocatori è quindi destinata a perdere, proprio perché a parte la fortuna non ha altre armi per combattere la roulette.
Va al casinò per divertirsi e tentare la sorte, non per vincere. E c'e' una differenza fondamentale tra chi gioca per vincere e chi gioca per divertirsi. La massa paga il proprio "divertimento" in sonante moneta.
La massa, appunto.
Ma il singolo individuo, se adotta gli accorgimenti dovuti ed ha la mentalità giusta, può benissimo uscire vincitore spesso. Perché quando entra, non va a divertirsi: ha un lavoro da fare ed un obiettivo preciso in mente. Nonostante il vantaggio del banco. Ecco perché per giocare c’è bisogno di un metodo, quale che sia, l'importante è avere consapevolezza di quello che si fa.
Adottare un metodo è fondamentale, ma quale è il migliore?
Fate conto che di metodi “migliori” e ne sono decine e decine, è come il vostro abbigliamento:
dovete trovare quello che fa per voi, vi fa stare comodi e rilassati, e non fa differenza un casual o uno smoking, è il “vostro” abbigliamento.
Allo stesso modo è inutile dire "il mio metodo è straordinario, devi aspettare 75 colpi per giocarne uno", a gente come me che al quarto colpo è già morta di noia....
Quindi, dovete innanzitutto capire che tipo di giocatori siete: trovare il metodo che vi si confà sarà una conseguenza.
Se ad esempio siete conservativi, come potete adottare e giocare un metodo che espone a livelli clamorosi per il recupero??? Io, lo dico sinceramente, non avrei il coraggio di giocarlo.
Un grande giocatore una volta ha detto che esistono molti sistemi per vincere regolarmente, ed ha ragione.
Il problema è che bisogna avere il fegato di applicarli, e quasi nessuno ne ha il coraggio o la perseveranza.
Una cosa è sedersi al tavolino con una birra a studiare permanenze ed a giocare per finta, un'altra, moooolto diversa, è stare al tavolo verde a giocare i propri risparmi quando si sta perdendo nonostante il sistema, sulla carta, sia vincente.
Di solito, alla prima sconfitta si abbandona tutto decidendo che il sistema non è vincente.
O peggio, si cambia strategia nel corso della partita, dato che la combinazione cercata sta ritardando. Un errore madornale. Se si cambia sistema, è come se si stesse giocando a casaccio. E si perde SEMPRE, se si gioca a casaccio, a meno di una botta di fortuna. E può accadere una, forse due volte, non di più. Alla terza siete finiti.
Vi consiglio di trovare un metodo che sia per voi giocabile facilmente, nel senso che DEVE bastare carta e penna (se non la vostra mente) per gli eventuali calcoli da fare.
Ribadisco: se giocate un sistema complicato, col chiasso, la bella tizia che passa, il signore elegantissimo ma con l’ascella pezzata che vi infastidisce, e sbagliate, secondo voi l’ispettore vi rida il pezzo che avete sbagliato a puntare perché avete calcolato male lo scarto o l’eclissi lunare…?
Un altro fattore non meno importante, e’ il fattore “tempo”.
La gran parte delle persone che entrano al casinò, sono avventori occasionali, che giocano una volta ogni tanto. Siete di quelli? Allora, di norma rimanete un paio d’ore al tavolo, magari il dopocena, diciamo dalle 22 alle 2 di notte. Se trovate una fase negativa, non avrete mai il tempo di recuperare le perdite, e sarete costretti ad aumentare le puntate.
In più, in quel periodo della giornata, magari nel weekend, i tavoli sono molto affollati. E tra un giro e l’altro passano molti minuti, con la conseguenza che in quattro ore si giocano pochi colpi.
Non si può sperare di applicare un metodo in queste condizioni, tanto vale scegliersi un numero “fortunato” e giocare su quello tutta la sera, non si sa mai. Per lo meno non vi rovinerete e rischiate seriamente di vincere uno o due pezzi.
Se volete vincere sul serio, però dovete prenderlo come un lavoro: Dovete andare al casinò presto, quando il gioco si svolge tranquillamente, non ci sono troppe persone ed e’ anche più difficile che una vincita vi venga contestata. Ed a una certa ora, via.
Così, avrete anche il tempo di vivere la vostra vita fuori dalla sala, il che e’ la cosa principale.