Da.Di
Questa è la presentazione di una montante innovativa, che ha la sua base nella montante d’Alembert ma che grazie alle modifiche strutturali apportate da me può a buon diritto venirsi a chiamare con la fusione dei nostri due nomi: D’Alembert-Dipinto.
Sono andato a ricercare i limiti della D’Alembert che si possono così condensare:
- innalzamento eccessivo del n° di pezzi in gioco
- difficoltà di raggiungimento dell’equilibrio necessario
Questi due limiti fanno sì che in situazioni di negatività prolungata nel tempo si affrontino partite lunghe per giornate consecutive senza chiudere la situazione di cassa in positivo ed arrivando a giocare anche centinaia di pezzi per ogni boules, con l’effetto di portare inevitabilmente al salto di cassa.
1^ variazione “Il limitatore”
Ho superato il limite dell’esposizione in pezzi per boules ponendo un limitatore al gioco, ovvero raggiunto un livello di pezzi predeterminato, anziché aumentare di un pezzo ad ogni sconfitta si aumenta di un pezzo ogni due sconfitte consecutive ottenute, mentre si continua a scendere di un pezzo ad ogni vittoria, ciò almeno sino a che non si torna a scendere sotto la soglia prederminata.
Il limite che ho ritenuto più corretto è di 8 pezzi.
In tal modo, mentre con la d’Alembert accadeva frequentemente di giocare anche 40-50 pezzi ed oltre per boules, in questo modo non si superano mai i 15-18 pezzi in gioco anche nelle fasi più negative, con una conseguente minore esposizione che già in una situazione mediamente negativa si limita a meno della metà di esposizione, ma migliora ancora in termini percentuali al peggiorare della serie in considerazione.
2^ variazione “il rientro”
L’utilizzo del “limitatore” come è facilmente intuibile migliora vistosamente la situazione di cassa nei momenti negativi.
Diventa però necessario un correttivo al rientro dello scoperto, infatti se la forza della d’Alembert è di consentire la vittoria ad un pezzo superiore rispetto a quello col quale si è perso(es. se perdo a 10 il colpo successivo gioco 11 e se vinco sono in vincita di un pezzo sui due colpi). Con l’utilizzo del “limitatore” questa caratteristica della d’Alembert originale viene a stemperarsi, avviene cioè che continuando a giocare tra 8 e 12 pezzi durante le fasi negative, divenga indispensabile uno “sfogo” in positivo, quando le vittorie superano le sconfitte.
Se infatti la cassa è ad es. a -150 e stiamo giocando 10 pezzi (anziché i 20 della D’Alembert originale) non riusciremo a tornare in vincita se arrivando da 10 a 2 ci limiteremo a scendere di un pezzo ad ogni vittoria (infatti 10+9+8+7+6+5+4+3+2=+54 -150+54=-96 cioè resterebbe una cassa negativa di 96 pezzi!).
Diventa quindi indispensabile porre un correttivo anche per il recupero di modo che le fasi di rientro ci consentano il ritorno in positivo della cassa!
Nelle fasi di rientro è pertanto previsto che si scende di un pezzo fino a 6 a quel punto si valuta la situazione di cassa effettiva sino a quel momento, se dopo la vittoria a 6 pezzi la situazione di cassa è pari o superiore (in negativo) a -36 pezzi ci si ferma al gioco a 6 pezzi sino a che non si sono ottenute 4 vittorie consecutive;
se la cassa è tra -36 e -16 si attendono 4 vittorie consecutive a 5 pezzi per scendere a 4 pezzi;
se la cassa ha una situazione migliore di -16 si scende fino a 4 pezzi e si attendono 4 vittorie consecutive;
Con queste due prime variazioni avremo ottenuto il risultato di limitare notevolmente l’esposizione massima della d’Alembert originale e di esserci comunque assicurati che al verificarsi di un riequilibrio della serie tra V e P ci si possa trovare in vincita, l’unico handicap rispetto alla d’Alembert originale sarà che al ritorno di sostanziale equilibrio il risultato di cassa sarà meno positivo, ma in considerazione dell’alta redditività della d’Alembert ciò non deve preoccupare affatto, restano comunque ampi margini di guadagno.
Cosa manca?
Ciò non toglie che un ritorno verso un equilibrio tale che riporti in vincita, può in alcuni casi risultare lungo e snervante, e portarci ad attese anche di giorni, ciò perché con le prime due correzioni si è superato il primo dei due inconvenienti della d’Alembert ma non il secondo, ovvero la necessità che per raggiungere la vincita si torni verso un sostanziale riequilibrio tra V e P, riequilibrio che può farsi attendere anche migliaia di boules.
3^ variazione: gli scaglioni
Supponiamo di iniziare a giocare su di un momentaneo squilibrio tra rossi e neri, es. dopo l’uscita di 5 neri consecutivi si gioca rosso. Se lo squilibrio non rientra immediatamente ma invece continuano le uscite prevalentemente a nero, è soltanto con l’utilizzo di scaglioni di gioco ulteriori che il sistema diviene totalmente operativo, in quanto non è più indispensabile il ritorno ad un equilibrio dall’inizio della partita, ma è sufficiente un riequilibrio da quando entrano in gioco gli scaglioni successivi.
Montante a Scaglioni.
Ho verificato che rientrare e vincere l’ultimo colpo a massa 2, in serie particolarmente negative può portare anche a partite molto lunghe con risultati non sempre soddisfacenti (l’equilibrio è solo nei lunghi periodi!), nel corso di queste lunghe partite si alternano colpi vinti a colpi persi, a volte anche serie di colpi persi seguiti da serie di colpi vinti che però non sono sufficienti a riportare la cassa in vincita dal punto in cui abbiamo iniziato la partita, per questo motivo ho deciso di inserire nel corso della partita iniziata come sopra altre partite che iniziando con una situazione di cassa più positiva si concludono molto prima della prima partita.
Nella fattispecie ho deciso di utilizzare vari scaglioni successivi che entrano in gioco al presentarsi di un determinato scoperto es. -30 o -50 o -100 o -150 a seconda di quanto violenta si desidera fare la propria montante a scaglioni, io propongo un’attesa di -50 sullo scaglione immediatamente precedente, modulata però in base alle sconfitte consecutive subite come spiegato più avanti;
La sequenza del valore dei pezzi che suggerisco è:
- 1° scaglione 2 euro;
- 2° scaglione 5 euro;
- 3° scaglione 10 euro;
- 4° scaglione 20 euro;
ma nulla osta che si possano utilizzare valori ripetuti di pezzo ovvero 2-2-5-5-10-10 ecc.
Entrata in gioco degli scaglioni.
Il primo scaglione entra in gioco sul presentarsi di almeno 2 sconfitte fittizie: cioè se si gioca sulla derniere il presentarsi di 2 intermittenze fa iniziare il gioco.
I successivi scaglioni entrano in gioco in base all’andamento del gioco sullo scaglione precedente ovvero dal prevalere di sconfitte sulle vittorie:
In particolare lo scaglione successivo entra in gioco al presentarsi delle seguenti condizioni:
- Quando si presentano 5 sconfitte consecutive e la cassa dello scaglione immediatamente precedente è pari o peggiore a -10;
- Quando si presentano 4 sconfitte consecutive e la cassa dello scaglione immediatamente precedente è pari o peggiore a -20;
- Quando si presentano 3 sconfitte consecutive e la cassa dello scaglione immediatamente precedente è pari o peggiore a -30;
- Quando si presentano 2 sconfitte consecutive e la cassa dello scaglione immediatamente precedente è pari o peggiore a -40;
- Quando si presenta 1 sconfitta e la cassa dello scaglione immediatamente precedente è pari o peggiore a -50;
In ogni caso si gioca lo scaglione successivo quando si è perduto a massa 8 pezzi.
n. b. l’entrata di uno scaglione successivo deve essere separato da almeno una vittoria rispetto al precedente (altrimenti sul susseguirsi di 11 sconfitte consecutive entreremmo in ballo già con 3 scaglioni distinti)
Seguendo questo schema (od uno personalizzato) la chiusura della partita appena aperta avviene con un numero minore di vittorie rispetto allo scaglione precedente e quindi sarà più facile da raggiungere, se si apre il 2° scaglione e poi anche il terzo, quando quest’ultimo si chiude si torna a giocare solo il 1° ed il 2° scaglione quindi il riverificarsi delle condizioni per l’apertura di un nuovo scaglione riapriranno nuovamente il 3° se nella vigenza di questo si riverificano le condizioni si aprirà il 4° e così via.
In tal modo potrà accadere che nel corso di una partita mediamente lunga un’intera serata si possano aprire i primi 4scaglioni, che via via si richiudono e si riaprono sull’altalenarsi dell’andamento della partita tra V e P, potremmo trovarci quindi in una situazione in cui:
- Scaglione 4 = +5 pezzi da 20 euro;
- Scaglione 3= + 22 pezzi da 10 euro;
- Scaglione 2= +12 pezzi da 5 euro;
- Scaglione 1= -80 pezzi da 2 euro;
Riassumendo: 5x20 + 22x10 + 12x5 + -80x2 = + 220 euro, nonostante il primo scaglione sia ancora vistosamente negativo, il secondo abbia appena raggiunto una sostanziale parità si è in vincita di oltre 200 euro ed in base alla redditività che consiglio di chiedere ad ogni partita avremmo potuto chiudere anche prima la partita in vincita di 35 pezzi da 2 euro.
La selezione
Finora abbiamo disquisito diffusamente sulla montante, però non dobbiamo dimenticarci la selezione del colpo che ha un aspetto non secondario, è pur vero che questa montante la si può applicare su qualunque criterio di selezione ma non tutti i criteri danno le stesse garanzie. Tra lo scegliere tra una serie di chance (sempre la stessa) e la derniere (ovvero l’ultima chance uscita) preferirei scegliere la seconda che a mio avviso dà maggiori garanzie.
Ad ogni modo la selezione che prediligo prevede l’applicazione della legge del terzo sulle chance:
si attendono 2 colpi d’attesa, se al terzo colpo esce la stessa chance uscita al primo colpo si gioca la stessa chance uscita al secondo colpo. Dopodiché si scala di due boules ed il terzo colpo diviene il primo e così via. Se esce lo 0 nei primi tre colpi interrompe la serie ed il primo numero diviene il colpo successivo allo 0 se invece lo 0 esce al quarto colpo si incassa la sconfitta ed il colpo successivo è il nuovo primo colpo.
La teoria: in base alla legge delle figure su due boules vi possono essere 4 figure diverse, noi prendiamo in considerazione l’ultima figura uscita ritenendola quella con maggiori possibilità di riformarsi in base alla legge del terzo.
Vi possono essere selezioni migliori ma in base alle statistiche in mio possesso questa selezione dà risultati migliori rispetto alla derniere.
Riassumendo:
- si gioca la selezione prescelta delle chance;
- si attendono 2 colpi fittizi perduti;
- si gioca utilizzando la montante d’Alembert (si sale di un pezzo quando si perde e si scende di uno quando si vince).
- si chiude la partita quando si vince con 2 p.zi in gioco.
- arrivati a giocare 8 pezzi anziché salire di un pezzo ad ogni sconfitta si sale di uno ogni 2 sconfitte consecutive, continuando a scendere di 1 ad ogni vittoria.
- arrivati a vincere a 6 pezzi si controlla il risultato di cassa: se è superiore a -36, si continua a giocare 6 pezzi fino alla sconfitta od a 4 consecutive vittorie, se si vince a 5 pezzi ed il risultato di cassa è peggiore di -16 ci si ferma cercando 4 vittorie consecutive;
- se il risultato di cassa dello scaglione diventa fortemente negativo entra in gioco lo scaglione successivo con queste modalità:
- Quando si presentano 5 sconfitte consecutive e la cassa dello scaglione immediatamente precedente è pari o peggiore a -10;
- Quando si presentano 4 sconfitte consecutive e la cassa dello scaglione immediatamente precedente è pari o peggiore a -20;
- Quando si presentano 3 sconfitte consecutive e la cassa dello scaglione immediatamente precedente è pari o peggiore a -30;
- Quando si presentano 2 sconfitte consecutive e la cassa dello scaglione immediatamente precedente è pari o peggiore a -40;
- Quando si presenta 1 sconfitta e la cassa dello scaglione immediatamente precedente è pari o peggiore a -50;
- In ogni caso si gioca lo scaglione successivo quando si è perduto a massa 8 pezzi.
Stop win a +10 pezzi (per ogni scaglione) salvo chiusura con vittoria a +2 per partite brevi;
Stop loss a – 200 pezzi;
Chiusura giornata quando si è in vincita di 35 pezzi.
Paolo Dipinto
dalembert.dipinto@gmail.com