Il ghepardo e la gazzella
di Il Direttore
Il ghepardo non corre avanti e indietro nella savana inseguendo tutte le gazzelle e sperando che una di queste prima o poi inciampi, ma aspetta e attacca quella più facile da raggiungere...
Partiamo dalle realtà oggettive indiscutibili:
- i casinò hanno una disponibilità economica maggiore della nostra, possono sostenere grosse perdite di denaro noi no: siamo Davide contro Golia
- gli ispettori di sala e di tavolo hanno il potere di intervenire sullo svolgimento del gioco al tavolo (chiudere, aumentare i minimi, cambiare i croupier, etc)
- i croupier hanno il potere di intervenire sui tempi di gioco (velocizzare, rallentare, accettare gli annunci, etc)
- il tavolo ha dei limiti di puntata minimi e massimi.
- la roulette con la sua tassa vi porta via il 2,7% (1/37) ad ogni boule
- il sistema vincente in assoluto non esiste
Questo scenario letto così non è certo tra i più confortanti. La sfida tra la cassa del giocatore e la cassa del casinò sembra impossibile. Lo spiegamento di forze è impari e tutto fa presupporre che il giocatore è "destinato" a soccombere.
Ma anche a favore del giocatore ci sono delle realtà oggettive indiscutibili.
- Il giocatore può innanzitutto decidere di non andare al casinò, così elimina il problema alla fonte
- può decidere di non tirare fuori i soldi e giocare virtualmente godendosi l'atmosfera ed i drinks
- può scegliere di giocarsi un capitale minimo che non gli cambi la vita in caso di sconfitta
- può decidere quando mettere le fiches sul tavolo
- e soprattutto può decidere quanto e come mettere le fiches sul tavolo
Perché finché non ha messo la fiche sul tavolo, casinò e giocatore sono praticamente alla pari. E' quando ci sono i pezzi sul tavolo ed il croupier annuncia "rien ne va plus" che ha inizio la sfida. Una sfida impari ma con un enorme vantaggio a favore del giocatore: il casinò si può solo difendere dal nostro assalto, non ci può attacare.
Questo è un punto fondamentale che spesso viene trascurato ed è una delle cause principali delle sconfitte al casinò.
Siamo noi giocatori che abbiamo il coltello dalla parte del manico, siamo noi che attacchiamo la carovana per prendere l’oro:
- possiamo decidere quando puntare (non siamo obbligati a puntare ad ogni giro anche se siamo seduti, anche se abbiamo le fiches colorate)
- possiamo decidere quanto puntare (non vergognamoci a mettere il minimo sulla chance)
- possiamo scegliere di cambiare tavolo (se non ci ispira l’ambiente o il croupier ce ne andiamo altrove)
E il nostro avversario che fa? Aspetta, ci attende al varco, forma un circolo con i carri e non appena lo attacchiamo lui si difende. Noi puntiamo e lui risponde con tutte le armi a cui abbiamo accennato all’inizio.
A questo punto è chiaro che già essere a conoscenza del proprio potere e non sottovalutare mai l’importanza di usare tutte le proprie armi è già una strategia vincente.
Le forze in campo però, come abbiamo visto sono fortemente sbilanciate, la tassa sullo zero ed i massimi del tavolo permettono all’avversario di difendersi in tutta scioltezza, quindi se il nostro obiettivo non è solo sopravvivere ma vincere la sfida, bisogna avere una strategia offensiva efficace.
Saper cambiare strategia
Il giocatore tipico della roulette, sia sistemista che d’istinto, è prevedibile, monotono, ripetitivo ed insiste nella sua strategia pensando alla lunga di spuntarla. Sicuro del proprio metodo e gratificato da piccoli successi temporanei. L’attesa ed il tempo che trascorre sono sempre a favore di chi ha maggiori risorse, perché quando i rifornimenti scarseggiano e le forze si affievoliscono, si commettono errori gravi.
Bisogna saper cambiare strategia, diventare briganti, guerriglieri, partigiani, scegliere un piccolo obiettivo (un numero, una chance, un ritardo, un settore sulla ruota, una finale in calore, etc) ed attaccarlo veloci, rapidi come dei ghepardi. Se la preda riesce a sfuggire, ci si deve fermare a riposare un attimo, si devono riprendere le forze per essere pronti quando sarà il nuovo momento per attaccare una nuova preda, una nuova combinazione che abbia maturato le condizioni di gioco.
Inseguire la giusta gazzella
Noi giocatori siamo proprio come un ghepardo anziano alle prese con diversi branchi di 37 giovani gazzelle. Una di loro sarà la nostra cena ma non sappiamo ancora quale.
I sistemi di gioco sono tutti validi, perché in un determinato momento avranno sempre una fase positiva di uno o più colpi che, se sfruttata, ci porta a vincere sul banco. E’ il punto chiave di tutti i sistemi e della strategia del ghepardo: determinare l’esatto momento di attacco.
Ma a differenza nostra il ghepardo non corre avanti e indietro nella savana inseguendo le gazzelle e sperando che una di queste prima o poi inciampi. Lui sceglie la gazzella più lenta, quella più debole, quella che può inciampare e, quando gli sfugge, la abbandona, la ignora; ce ne sono decine di altre a disposizone. Non fa come quei giocatori che si fissano su una preda (una combinazione) e non si danno pace finché non la catturano. Il ghepardo torna piano piano tra i suoi arbusti, si apposta e ricomincia a guardarsi intorno per sceglie tra tutti i branchi di gazzelle quella più promettente. Fallito l’assalto si rimette ad osservare alla ricerca di un gruppo più promettente. Così facendo il ghepardo anziano amministra bene le sue forze e non muore di fame…
Analogamente il giocatore che vuole “mangiare” deve sapersi muove tra i tavoli del casinò alla ricerca della preda ideale, avere in mente diversi sistemi e strategie, guardare i tabelloni e saper riconoscere i punti deboli statistici, probabilistici, seguire i flussi favorevoli e non fissarsi su numeri o combinazioni ma prendere fiato, riappostarsi e gettarsi su una nuova preda.
Siate flessibili, perché è il giocatore flessibile quello che ha minor probabilità di spezzarsi...