La regola del 5
di Nardolio
Un suggerimento di un giocatore a chi si domanda quale debba essere il capitale per poter affrontare la roulette.
La roulette è un gioco d'azzardo che appartiene al gruppo di quelli in cui si può vincere con una rigorosa condotta di gioco e dosando bene la propria cassa per cercare di ovviare allo svantaggio matematico.
Non sto qui a ripetervi quanto già trovate sul sito sull'importanza degli obiettivi, dello stopwin, dello stoploss e del vantaggio del banco. Se giocate a caso, d'istinto e si pretendete di vincere sempre e tanto allora è meglio lasciare perdere la lettura e andare a giocare al superenalotto o a qualche slot.
La prima regola d'oro è che i soldi del gioco non devono essere soldi che "servono". Ovvio tutti i soldi servono, ma se si fanno sacrifici assurdi per poter giocare e se "perderli" significa andare incontro a dei problemi finanziari o familiari allora non ci siamo.
Gli americani chiamano questi soldi "scared money" per far bene intendere che sono puntate di cui si ha paura dell'esito negativo. Giocare in queste condizioni è impossibile mantenere la freddezza e la fiducia nel proprio sistema.
Una eventuale sconfitta deve farci incazzare ma non condizionare la nostra strategia di gioco.
In anni di esperienza ho provato diversi accorgimenti per gestire il capitale di gioco e alla fine mi sono creato un semplice criterio che ho racchiuso sotto il nome di "regola del 5". Non è una legge scritta su tavole di pietra, ma un suggerimento di un modo per darsi una condotta rigorosa anche nella gestione della cassa.
Creazione del capitale
L'idea è di destinare al gioco il 5% delle proprie entrate. Che sia lo stipendio o soldi che si hanno da parte o altre entrate non legate alla roulette, prendete il 5% e mettetelo in una apposita cassa per il gioco.
Questi soldi se li perderete non vi cambieranno la vita, ed è molto facile riuscire a trovarli sacrificando un po' qualche altra spesa "superflua": una cena fuori, un acquisto, qualche caffè o sigarette, etc.
Ad esempio se lo stipendio è di 1500€, il 5% significa mettere via 75€, se si ha un bot o un cct che rende 400€, il 5% sono 20€, se vendete il vostro vecchio cellulare su ebay a 100€ il 5% sono 5€.
Tutti questi soldi vanno a formare inizialmente e ad incrementare regolarmente il vostro capitale di gioco.
Cassa della sessione
Innanzitutto tutto dipende dal tipo di sistema che si vuole applicare con le relative regole e manovre finanziarie. Per cercare di creare un riferimento universale ho considerato lo stoploss che si applica al sistema, e cioè il limite dei pezzi per cui si abbandona l'attacco e si accetta la sconfitta.
La regola da utilizzare è moltiplicare per 5 volte lo stoploss. Quindi:
valore del pezzo x 5 x stoploss in pezzi, oppure 5 x stoploss in valore.
Per esempio giochiamo ad un tavolo con pezzo minimo 2 euro ed uno stoploss di 60pezzi (120€). La cassa dovrà essere: 2€ x 5 x 60 = 600 oppure 5 x 120€ = 600€.
Una buona regola sugli obiettivi è quella di avere uno stopwin del 10% del capitale e quindi in questo caso lo stopwin per la sessione dovrebbe essere di 60€.
Per chi non usa un sistema rigoroso e non ha idea di come strutturare il proprio stoploss può utilizzare il seguente calcolo: valore pezzo x payout x 5 x 5 x 5.
Consideriamo un tavolo con minimo 2€ e un gioco sulle colonne, avremo: 2€ x 2 x 5 x 5 x 5 = 500€. E cioè il pezzo da 2€ moltiplicato per il payout delle colonne che è 2:1 quindi 4, moltiplicato per 5 per tre volte.
Cassa totale
Come riferimento si prende la cassa della sessione e la si moltiplica per 5.
Ciò significa avere il capitale necessario per sostenere fino a 5 sessioni completamente disastrose.
Nell'esempio precedente equivale a 5 x 600€ = 3000€
Riassumendo il tutto per andare al casinò a giocare e sperare di vincere 60€ devo avere un capitale di 600€ con me e a casa altri 2400€.
Aumento del valore del pezzo
Il valore della cassa totale con il tempo cresce sia con eventuali vincite (si spera) che con le aggiunte di altri 5% dai propri risparmi.
Per capire se ci sono i presupposti per aumentare il valore minimo della puntata basta fare i calcoli inversi, iniziando con il dividere la cassa totale per 5.
Questo è un passaggio fondamentale, perché troppo spesso ci si trova eccitati dai primi risultati positivi e si alza il valore della sessione senza avere le necessarie coperture nel caso poi dovesse andare male.
L'indotto
Le spese accessorie: benzina, autostrada, cene, alberghi non fanno parte di questa cassa. Vanno gestite a parte e non devono essere mischiate. Certo queste spese incidono sul risultato ma tutto dipende sempre dal valore del pezzo con cui si gioca, perché con uno stopwin di 30 pezzi a 2€ non ci copre le spese, ma a 20€ la storia cambia e se si gioca live le spese spariscono.
Con capitali bassi si tende a ottimizzare facendo più sessioni in una serata o in weekend sempre che il sistema scelto lo permetta.
Conclusioni
Il capitale condiziona la scelta del tavolo e del casinò. Per giocare ad un tavolo con minimo 5€ occorre un capitale due e volte e mezzo quello necessario per un tavolo a 2€.
Capisco chi si trova un po' stupito da questi numeri.
Mettendo via solo il 5%, per creare il capitale minimo possono passare parecchi mesi.
E dov'è il problema? la roulette non scappa e soprattutto si possono usare questi mesi per allenarsi, giocare fittiziamente e mettere alla prova se stessi e i propri sistemi.
Molti sono abituati a raggranellare un po' di euro e con quelli partire per una serata al casinò o fare un piccolo deposito on-line. Anch'io all'inizio facevo così, e ci sono stati dei buoni momenti in cui ho costruito un buon capitale partendo solo da 50 euro, salvo poi perderli tutti quando i salti sono arrivati o incappando in sconfitte dopo aver aumentato il valore dei prezzi prematuramente.
Da quando ho capito che strutturare la cassa in maniera adeguata era un requisito fondamentale per giocare alla roulette seriamente, ho potuto apprezzarne i benefici.
Grazie per l'attenzione, buone cose a tutti.