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La disposizione dei numeri

I numeri non sono in ordine consecutivo, vi spieghiamo la logica usata dagli inventori per garantire al massimo la casualità.

La roulette prende forma sfruttando due giochi esistenti all'epoca. Da uno copia l'idea della ruota con le caselle numerate alternate in rosse e nere e dall'altro il tappeto di gioco con i numeri disposti su file da tre.

Nel scegliere  come mettere i numeri sulla ruota per renderli più casuali possibili si è cercato anche di evitare di avere due numeri vicini sia sulla ruota che sul tappeto.
Il punto di partenza inamovibile era l'laternanza delle caselle tra rosse e nere. Anche perchè inizialmente la roulette non aveva il colore verde per lo zero ed il doppio zero ma anch'essi erano di colore rosso e nero rispettivamente (come indicato nel primo schema).

Qui di seguito è illustrata la sequenza logica che è stata seguita per determinare la distribuzione dei numeri, che ricordiamo è la stessa che oggi troviamo ancora nelle roulette americane.

Gli schemi che proponiamo rappresentano linearmente le due metà della ruota, partendo dal doppio zero e dallo zero e proseguendo in senso antiorario.

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La prima operazione è stata quella di piazzare i numeri partendo dall'uno posizionandolo opposto allo zero che quindi doveva essere di colore rosso perchè a fianco del doppio zero nero.
A seguire gli altri numeri dispari, anch'essi rossi e messi ad una distanza di 4 caselle tra uno e l'altro.

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Completata la riga si è poi proseguito con il piazzare i numeri pari consecutivi estamente al lato opposto della ruota e quindi identificandoli anche con il colore opposto e cioè il nero.

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Per evitare di avere tutti i numeri dispari da 1 a 18 dello stesso colore, hanno cambiato in nero e li hanno messi subito dopo la prima serie, sempre partendo in ordine dal più vicino allo zero.
Qui però si poneva un problema e cioè che si sarebbe avuto i numeri con la stessa unità vicini (1 e 11, 3 e 13, etc)  così hanno saltato l'11 ed hanno iniziato con il 13 lasciando l'11 per ultimo.

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Dopodichè seguendo lo stesso criterio adottato in precedenza hanno messo dalla parte opposta i numeri pari seguenti, che inevitabilmente dovevano essere id colore opposto.

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Completati i primi 18 numeri che corrispondevano alla combinazione del manque, si sono trovati con tutti i numeri dispari in una metà della ruota ed i pari nell'altra. Non potendo continuare con lo stesso criterio e finire con una metà ruota tutta dispari ed una tutta pari, hanno iniziato dal 19 dispari nella seconda metà della ruota.
Ripartendo ancora dal rosso li hanno posizionati a fianco dei numeri neri già presenti per mantenere la distanza di quattro. La logica che hanno utilizzato è stata la seguente: la somma delle caselle consecutive dello stesso colore deve fare 37. Così dopo il 14 rosso hanno messo il 23 rosso (14+23=37) dopo il 16 il 21, dopo il 18 il 19 e dopo il 12 il 25. 
Lasciando fuori il 27 che ha occupato così l'ultima casella rossa disponibile.

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Si è poi ripetuto il processo di distribuzione regolare e simmetrica piazzando i numeri consecutivi con il colore diverso esattamente sul lato opposto della ruota. Ovviamente dato che si tratta di numeri consecutivi, anche in questo caso la somma 37 tra i due neri veniva rispettata: 13+24, 15+22, 17+20, 11+26.

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Arriviati a questo punto non restava che piazzare l'ultima serie di numeri. Anche in questo caso come in precedenza per evitare di avere tutti i dispari dello stesso colore, si è provveduto ad invertire la sequenza ed ancora la scelta della loro posizione è stata determinata dalla somma 37 tra due colori cnosecutivi e quindi: 2+35, 4+33, 6+31 e 8+29 lasciando in fondo il 10 nero che comunque forma con il 27 rosso a fianco a la somma 37.

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Ed infine i numeri consecutivi ancora esattamente all'opposto e di colore diverso e di conseguenza, sempre con lo stesso criterio: 1+36, 3+34, 5+32, 7+30 ed infine il 9 che con il 28 fa 37.

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Ed ecco qua la ruota della roulette così come è nata alla fine del 1700 e come si trova ancora oggi nelle roulette americane.

 

Quando Francois Blanc decise di togliere lo zero per attirare i clienti al suo casinò, si trovò con il problema di avere due rossi attaccati (27 e 1). Ne approfittò per disporre i numeri in maniera più casuale e non potendo cambiare il colore associato ad ogni numero (ormai consolidato) si concentrò sull'alternanza non solo tra nero e rosso, ma anche tra manque e passe. La ruota francese quindi oltre ad aver mentenuto l'impossibilità di giocare due numeri confinanti ha messo all'opposto le coppie di chance: Rosso/Manque, Nero/Passe da una parte e Rosso/Passe, Nero /Manque dall'altra.