La Riduzione Zoom
di StrongSteff
Le scale di riduzione hanno l'obiettivo di diluire l'esposizione di capitale delle progressioni
Per ammansire il massaggio delle progressioni, sono state inventate le scale di riduzione da parte – per quel che ne so – di Henri Chateau per la D'Alembert. La seguente, con rapporto di riduzione a 1/5, ne è un esempio. Volendo vincere 10 pz teorici, cioè 10/5= 2 pezzi effettivi, i termini dello scoperto fittizio da cancellare saranno= 1.2.3.4
puntata teorica | puntata effettiva | ≠ tra estremi | N° termini |
---|---|---|---|
da 1 a 5 pz> | 1 pz | (diff= 4) | 5 |
da 6 a 10 pz> | 2 pz | (diff= 4) | 5 |
da 11 a 15 pz> | 3 pz | (diff= 4) | 5 |
da 16 a 20 pz> | 4 pz | (diff= 4) | 5 |
da 21 a 25 pz> | 5 pz | (diff= 4) | 5 |
da 26 a 40 pz> | 6 pz | (diff= 4) | 5 |
da 41 a 45 pz> | 7 pz | (diff= 4) | 5 |
da 46 A 50 pz> | 8 pz | (diff= 4) | 5 |
eccetera... |
Per "≠ tra estremi" s'intende la differenza matematica tra gli estremi dei vari scaglioni in prima colonna.
Il N° dei termini di ogni scaglione è di 1 superiore a tale differenza.
E' già qualcosa, diciamo..., ma in effetti la riduzione fissa pensa ad "annacquare" proprio tutti i parametri della montante pur di risentire di meno delle Intermittenze, che sono uno dei due talloni d'Achille dell'Americana. Sono specialmente loro a condurci ad una salita di puntata, di scoperto, di massimo capitale impiegato e di tassa subita; e così la riduzione porta ad una salita solo meno ripida, ma pur sempre inevitabile.
D'altronde, le Intermittenze rappresentano da sole la metà dei "colpi di X" in una Permanenza (es. colpo a Nero di uno= [R]NR, di due= [R]NNR, di tre= [R]NNNR, eccetera). Sono un problema teorico da risolvere.
Inoltre, con queste riduzioni classiche, alle basse masse si perde molto in dinamica & resa, e si rischia di cadere in una noia mortale.
Riduzione Zoom (o riduzione progressiva/variabile)
Migliore delle riduzioni fisse è la mia Riduzione Zoom o Variabile (di cui si possono fare molte varianti) perché comprime la puntata quanto più essa si eleva, consentendo ad esempio in un differenziale che la punta più in sofferenza rallenti almeno la sua corsa in negativo nei confronti dell'altra punta vincente.
Ciò consente l'avvicinamento delle due poste e il consequenziale minore divario di massa finale puntata, di cui si pasce la tassa dello Zero (che si applica all'intero Volume di pezzi giocati, nel caso di montanti in perdita). Al tempo stesso mantiene abbastanza dinamica la montante alle basse masse, e rispetta le attese in termini di vincita.
Negli esempi che seguono, la sigla "RX" indica la riduzione di partenza. La specificazione X/Y si riferisce al N° X dei termini dello scaglione iniziale ed al N° Y dei termini dello scaglione corrispondente al livello di 8 pezzi effettivi, preso come riferimento. Lo scoperto fittizio, da vincere, è anch'esso variabile dato che sarà il rapporto medio incontrato ad essere pertinente; e quest'ultimo dipende dalla Permanenza.
Montante Zoom: R3 3/10
puntata teorica | puntata effettiva | ≠ tra estremi | N° termini |
---|---|---|---|
da 1 a 3 pz> | 1 pz | (1a differ. = 2) | 3 |
da 4 a 7 pz> | 2 pz | (ult. diff +1= 3) | 4 |
da 8 a 12 pz> | 3 pz | (ult. diff +1= 4) | 5 |
da 13 a 18 pz> | 4 pz | (ult. diff +1= 5) | 6 |
da 19 a 25 pz> | 5 pz | (ult. diff +1= 6) | 7 |
da 26 a 33 pz> | 6 pz | (ult. diff +1= 7) | 8 |
da 34 a 42 pz> | 7 pz | (ult. diff +1= 8) | 9 |
da 43 a 52pz> | 8 pz | (ult. diff +1= 9) | 10 |
In questa riduzione l'incremento degli scaglioni si ottiene prendendo la differenza matematica tra gli estremi del 1° scaglione teorico iniziale (2 in questo caso) e aumentandola di 1 ad ogni scaglione successivo.
Lo scoperto fittizio prefissato, da vincere, potrebbe essere: 1.1.1.1.1.2.2.2.2.2, cioè un totale di 15 pezzi che saranno divisi/ridotti dal rapporto medio occorso durante la partita.
Riduzioni più forti sono le seguenti:
Montante Zoom: R3 3/31
puntata teorica | puntata effettiva | ≠ tra estremi | N° termini |
---|---|---|---|
da 1 a 3 pz> | 1 pz | (ult. diff = 2) | 3 |
da 4 a 7 pz> | 2 pz | (ult. diff +1= 3) | 4 |
da 8 a 13 pz> | 3 pz | (ult. diff +2= 5) | 6 |
da 14 a 22 pz> | 4 pz | (ult. diff +3= 8) | 9 |
da 23 a 35 pz> | 5 pz | (ult. diff +4= 12) | 13 |
da 36 a 53 pz> | 6 pz | (ult. diff +5= 17) | 18 |
da 54 a 77 pz> | 7 pz | (ult. diff +6= 23) | 24 |
da 78 a 108 pz> | 8 pz | (ult. diff +7= 30) | 31 |
R3 3/31= qui l'incremento della differenza precedente è continuo, secondo l'ordine dei numeri naturali: 1, 2, 3 ecc.
Montante Zoom: R3 3/45
puntata teorica | puntata effettiva | ≠ tra estremi | N° termini |
---|---|---|---|
da 1 a 3 pz> | 1 pz | ult. diff = 2) | 3 |
da 4 a 6 pz> | 2 pz | (ult. diff +0= 2) | 3 |
da 7 a 11 pz> | 3 pz | (ult. diff +2= 4) | 5 |
da 12 a 20 pz> | 4 pz | (ult. diff +4= 8) | 9 |
da 21 a 35 pz> | 5 pz | (ult. diff +6= 14) | 15 |
da 36 a 58 pz> | 6 pz | (ult. diff +8= 22) | 23 |
da 59 a 91 pz> | 7 pz | (ult. diff +10= 32) | 33 |
da 92 a 136 pz> | 8 pz | (ult. diff +12= 44) | 45 |
R3 3/45= in questa riduzione l'incremento rimane a 0 per i primi due scaglioni, per poi passare a 2 ed ai successivi numeri pari. Questa scaletta è più attiva alle basse masse e più prudente a quelle alte, rispetto alle precedenti.
Montante Zoom: R3 3/21
puntata teorica | puntata effettiva | ≠ tra estremi | N° termini |
---|---|---|---|
da 1 a 3 pz> | 1 pz | (ult. diff = 2) | 3 |
da 4 a 6 pz> | 2 pz | (ult. diff +0= 2) | 3 |
da 7 a 12 pz> | 3 pz | (ult. diff +3= 5) | 6 |
da 13 a 21 pz> | 4 pz | (ult. diff +3= 8) | 9 |
da 22 a 33 pz> | 5 pz | (ult. diff +3= 11) | 12 |
da 34 a 48 pz> | 6 pz | (ult. diff +3= 14) | 15 |
da 49 a 63 pz> | 7 pz | (ult. diff +3= 17) | 18 |
da 64 a 84 pz> | 8 pz | (ult. diff +3= 20) | 21 |
R3 3/21= anche qui l'incremento rimane a 0 per i primi due scaglioni, per poi passare ad incremento fisso 3. Questa scaletta, rispetto alla precedente R3 3/45, rimane abbastanza attiva alle basse masse e più spigliata a quelle alte.
Montante Zoom: R3 3/24
puntata teorica | puntata effettiva | ≠ tra estremi | N° termini |
---|---|---|---|
da 1 a 3 pz> | 1 pz | (1a differ. = 2) | 3 |
da 4 a 6 pz> | 2 pz | (ult. diff +0= 2) | 3 |
da 7 a 10 pz> | 3 pz | (ult. diff +1= 3) | 4 |
da 11 a 16 pz> | 4 pz | (ult. diff +2= 5) | 6 |
da 17 a 25 pz> | 5 pz | (ult. diff +3= 8) | 9 |
da 26 a 38 pz> | 6 pz | (ult. diff +4= 12) | 13 |
da 39 a 56 pz> | 7 pz | (ult. diff +5= 17) | 18 |
da 57 a 80 pz> | 8 pz | (ult. diff +6= 23) | 24 |
R3 3/24= è una R3 3/45 più spigliata. Mi piace molto il suo "zoom".
Si può anche operare solo sul N° progressivo e continuo dei termini. Ad esempio, la interessante R2 2/11: 1-2 (2 termini, 1pz), 3-5 (3 termini, 2pz). 6-9 (4 termini, 3pz), 10-14 (5 termini, 4pz), 15-20 (6 termini, 5pz), 21-27 (7 termini, 6pz), 28-35 (8 termini, 7pz), 36-44 (9 termini, 8pz), 45-54 (10 termini, 9pz), 55-65 (11 termini, 10pz).
Provate le varie riduzioni, testatele e sceglietene una, oppure createne di proprie. Se da sola, io suggerirei la R3 3/24 o la R3 3/45; se in ≠le, allora la R3 3/10 o la R2 2/11. Diverse prove, specie su permanenze difficili, e diverse configurazioni (vedi un Differenziale opportuno), vi aiuteranno a scegliere il valore di pezzo che si confà al vostro budget.
StrongSteff